«L’anno scorso abbiamo pubblicato il video di “Message in a Bottle” girato a Grado, qualche settimana dopo ci è arrivata una mail da Andy Summers e il suo management in cui ci diceva di essere rimasto stupito dalla nostra versione, era molto contento e aveva voglia di collaborare con noi. All’inizio eravamo increduli». Il chitarrista britannico ex Police non si è fermato ai complimenti nei confronti dei triestini 40 Fingers: l’apprezzamento si concretizza ora con l’uscita di una rilettura (questa volta a “cinquanta dita”) di “Bring On The Night” dei Police. Un nuovo bel traguardo per Matteo Brenci, Emanuele Grafitti, Andrea Vittori, Enrico Maria Milanesi, che in questi anni hanno conquistato i palchi mondiali e il web a suon di milioni di visualizzazioni con i loro riarrangiamenti chitarristici di brani celebri (oltre 10 milioni per la sola “Bohemian Rhapsody” che valse loro il consenso di Brian May e la condivisione sul sito ufficiale dei Queen). «Summers – racconta Grafitti – è stato davvero simpatico e disponibile. Ci ha proposto di lavorare assieme a una versione di “Bring On The Night”, abbiamo preparato l’arrangiamento, lui ha registrato a casa sua in California e poi abbiamo mixato qua a Trieste. A quel punto, il brano è rimasto nel cassetto, perché desideravamo incontrarci per realizzare anche il video, ma vivendo distanti e con la pandemia di mezzo, non riuscivamo. Finché qualche mese fa Andy è tornato in Europa per la sua mostra fotografica, noi a ottobre dovevamo andare in Germania quindi abbiamo organizzato questo incontro in un atelier ad Amburgo dove lui esponeva “Harmonics of the Night”». Il videoclip, girato proprio nello spazio espositivo tedesco dal triestino Giulio C. Ladini, sta già raccogliendo ottimi pareri, e la collaborazione con l’ex Police, anticipano i 40 Fingers, avrà un seguito. Summers, classe ’42, è considerato uno dei chitarristi più importanti della storia del rock: entrò nei Police nel 1977 e il suo stile chitarristico influenzò non poco il sound della band composta da lui, Stewart Copeland e Sting; dopo lo scioglimento ha intrapreso una carriera solista costellata da tante collaborazioni, anche con lo stesso Sting. «La nostra prossima collaborazione dei sogni – dichiara Grafitti – sarebbe proprio Sting». Tra le riletture dei 40 Fingers più cliccate su YouTube: oltre “Bohemian Rhapsody”, “Libertango” di Astor Piazzolla, il tema de “L’ultimo dei Mohicani”, il medley con musiche della Disney e “Star Wars”, “Sultans of Swing” dei Dire Straits, “Africa” dei Toto, “Sound of Silence” di Simon & Garfunkel, “Hotel California” degli Eagles. Non solo cover nel repertorio dei quattro chitarristi giuliani: hanno già pubblicato un album di loro composizioni e in cantiere c’è l’idea di registrare un secondo disco di inediti.
Nel frattempo, Andrea Bocelli li ha voluti nel suo documentario tv “The Journey”, la cui uscita è prevista prossimamente, a duettare sulle note di “Hallelujah” e “Amazing Grace”. Inoltre, è stato annunciato il tour nei teatri italiani che partirà il 16 marzo da Busto Arsizio e farà una tappa in regione il 24 marzo a Pordenone. Ci saranno anche date all’estero: Germania, Portogallo, Macedonia, Croazia…
Elisa Russo, Il Piccolo 20 Dicembre 2022
