Il mondo l’hanno già conquistato con il web, a suon di milioni di visualizzazioni. E ora sono pronti a conquistare il pubblico dei teatri italiani: i triestini 40 Fingers Guitar Quartet annunciano la loro prima tournée che partirà l’11 gennaio dal Teatro Pezzani di Parma e farà due tappe in regione, il 20 marzo all’Auditorium Concordia di Pordenone e il 10 aprile al Palamostre di Udine. Per ora nessuna data in città, dove però si sono fatti le ossa: la prima importante nel 2017 per TriesteLovesJazz in Piazza Verdi e nel 2018 per la rassegna Hot in the City, dove presentarono l’album di debutto, e lo scorso aprile al Bobbio fu la prima volta in teatro. Quattro brillanti chitarristi accomunati dalla passione per lo strumento e grande abilità tecnica, con storie musicali diversissime, esplorano nel nome del fingerpicking nuovi universi sonori proponendo un vasto repertorio sia di brani originali sia di cover arrangiate per quattro chitarre. Tutti ben noti per i loro numerosi progetti: Matteo Brenci (Jack Savoretti, Elisa, Jake Barker, The Topix), Emanuele Grafitti (Canto Libero), Andrea Vittori (The Winged Leaves) e la new entry Enrico Maria Milanesi (Kythara Trio) che da ottobre ha sostituito Marco Steffè (Gipsy Quartet Remake). Tra i tanti riarrangiamenti quello di “Bohemian Rhapsody” dei Queen ha portato ai quattro triestini grandi soddisfazioni: oltre 5 milioni di visualizzazioni solo su YouTube, e soprattutto l’onore di aver ricevuto i complimenti dai Queen stessi, che hanno segnalato il video sul loro sito ufficiale, dove Brian May si è profuso in complimenti per l’originalità, sottolineando come sia raro rimanere così colpito dalle cover del loro repertorio riproposte in giro per il mondo. L’episodio è stato raccontato anche da Fiorello su Radio Deejay nella trasmissione “Il Rosario della Sera”, in cui aveva fatto ascoltare un passaggio della versione dei 40 Fingers. Appassionati di colonne sonore, la loro rilettura “a 40 dita” dei due momenti principali dell’opera di John Williams sulla saga di George Lucas (Star Wars), vale a dire il “Main Theme” e la celeberrima “Marcia Imperiale”, su Facebook ha avuto più di 2 milioni di visualizzazioni. E dopo un video estivo girato da Giulio Ladini nel vecchio castello di Duino con il tema di “Game of Thrones”, a novembre hanno pubblicato un medley con musiche della Disney, che velocemente ha superato il milione di views. «Ciascuno di noi – racconta Emanuele Grafitti – ha un’estrazione stilistica diversa, chi viene dalla musica classica e jazz, chi ha più abilità di composizione e arrangiamento, chi ha un animo rock. Questo fa sì che si mescolino quattro generi molto diversi, fattore determinante soprattutto per la resa dei nostri brani originali. La differenza di influenze è un po’ la nostra forza». Dal vivo, dunque, si può sentire un mix di loro brani originali alternati a classici come “Libertango” di Astor Piazzolla, “Hotel California” degli Eagles, “Sultans of Swing” dei Dire Straits, “Africa” dei Toto, “Tears in Heaven” di Eric Clapton, “While My Guitar Gently Weeps” dei Beatles fino a “L’Estate” di Vivaldi. Gli altri teatri toccati dal tour prodotto da Good Vibrations saranno: il 16 gennaio Michelangelo di Modena, il 20 Sociale di Biella, il 21 Giacosa di Ivrea, a febbraio il 14 Ai Colli di Padova, il 15 Sociale di Busto Arsizio, il 27 Cristallo di Bolzano, il 28 Comunale di Belluno, a marzo il 18 Antoniano di Bologna, il 19 Santa Giulia di Brescia, il 21 Astra di Vicenza, il 24 San Babila di Milano. Tra marzo e aprile ci saranno anche tappe in Croazia, Serbia, Bosnia, Macedonia e Turchia; sui social fioccano le richieste dei fan da tutto il mondo: senza barriere linguistiche, con il linguaggio universale delle loro chitarre, i 40 Fingers hanno le carte in regola per arrivare ovunque.
Elisa Russo, Il Piccolo 31 Dicembre 2019