«Il rapporto ambivalente con Trieste è uno dei temi che emerge maggiormente dalle nostre canzoni: da un lato siamo rapiti dalla bellezza e dalla complessità della nostra città, dall’altro soffriamo la sua mentalità retrograda e la mancanza di opportunità nel territorio. Trieste per noi rappresenta quasi un grembo materno, un porto sicuro e statico che non contempla il cambiamento e non ci permette di crescere». Due rapper, 44Moca e Frez più il producer Kto Royce, hanno pubblicato l’ep “Piena Luce”, che sulle piattaforme di streaming ha totalizzato oltre 50 mila ascolti. Trap con una forte impronta melodica segnata dall’uso delle chitarre, suonate nelle sei tracce da Luigi Zippo e Luca Gherghetta, mentre Daniele Lusin, in arte Haru, ha curato mix e master. «Il titolo “Piena Luce” – spiega il trio – rimanda alla necessità di ritrovare la consapevolezza dopo un periodo buio (come la luce di un faro in mezzo al mare). Siamo molto fieri del risultato perché abbiamo lavorato in maniera autonoma, senza un’etichetta alle spalle, e il nostro team grafico, formato da Ertaco, Argante Baschiera e Valco, ha fatto un lavoro eccezionale». Per prolungare la collaborazione tra i creativi che hanno partecipato alla realizzazione di “Piena Luce” è nato il collettivo KidsNeverGrowUp: «Un nome sulla necessità di preservare il nostro “io bambino”, per non perdere la creatività e la spontaneità dell’infanzia, nell’arte e nelle nostre vite. A oggi il collettivo conta nove membri tra artisti, producer, grafici, videomaker e manager dislocati tra il Friuli Venezia Giulia e Milano. Il nostro obiettivo è la realizzazione di un progetto artistico a tutto campo, che spazi dalla musica alla creazione di eventi come mostre e concerti». 44Moca (Giacomo Mocavero) è nato a Trieste nel 2000, nei suoi brani fonde rap e drum and bass, Kto Royce (Tobias Koczian) è nato ad Augusta nel 2000, è arrivato in finale europea del contest per produttori emergenti “Soundbooth” organizzato da Snipes e Nike, Frez (Francesco Porcile) è nato a Monfalcone nel 2001, nel 2018 ha pubblicato il debutto “34070”. «Purtroppo – concludono – la scena hip hop triestina è molto frazionata e non c’è un forte senso di appartenenza o di unità, causa anche i diversi approcci stilistici dei suoi membri. La scena regionale è cresciuta molto negli ultimi anni. Sarà possibile fare breccia a livello nazionale? Sì, se si sarà in grado di proporre un suono innovativo e autentico e di promuovere collaborazioni in maniera organica».
Elisa Russo, Il Piccolo 11 Maggio 2022
