50 cose at random che (non) ho imparato quest’estate (2009)

1. Due piombi assieme vanno a fondo. Molto velocemente. Il problema è che spesso la piuma non vuole starci, con un piombo. Allora il piombo rimane solo. E così sia.

2. I maestri vanno mangiati.
Anche i miti.
E i cattivi maestri, li ho seguiti tutti.

3. In assenza del mio avvocato, non parlo.

4. Se lavori con costanza, umiltà, perseveranza, poi i risultati si vedono.

5. Italiani, brava gente.

6. A qualcuno non piace Marco Travaglio. Siete dei pazzi e vi meritate Berlusconi.

7. I freaks, outsiders tra gli outsiders hanno sempre un grosso ascendente su di me, ma meno di una volta.

8. Essere vegetariani porta bene. Ma non a tutti.

9. Non riesco a stare in compagnia di una persona più di… diciamo due ore di fila?

10. Ciò che funziona sulla carta, nella tua fantasia e nei sogni, spesso non funziona nel reale. Togli spesso.

11. Non c’è via di fuga, non c’è un posto dove nascondersi. C’è solo da imparare a tuffarsi.

12. La vita ti ripresenta ciclicamente situazioni simili per vedere se hai imparato la lezione, se te la sai sbrigare. Come esperimenti coi topolini nel labirinto. Io, puntualmente applico lo schema erroneo già sperimentato. Recidiva, recidiva, recidiva.

13. L’amore mi schiaccia. Il mio e quello degli altri. Il mio soprattutto.

14. Spesso chi ha un talento enorme, ad un certo punto non lo sa gestire. Ed esce di testa. Il talento è sempre un dono e una condanna.

15. La gente nasconde lo sporco sotto il tappeto in maniera sempre più approssimativa.

16. Vorrei che quello che faccio parlasse più di quello che dico.

17. Pentirsi, non serve a un tubo.

18. Gli uomini stanno diventando talmente complicati, che ormai tocca uscire con le amiche per parlare di figa calcio e motori.

19. Non si beve l’acqua dopo gli amoli!

20. Milano a ferragosto è una giungla di asfalto rovente.

21. Fondamentalmente sono identica a quando avevo 15 anni. Non sempre è un bene.

22. Ognuno ha la sua versione dell’accaduto. È stato il samurai, no la donna, no il brigante. Rashomon.

23. Tutti sti no, non mi hanno poi fatta così crescere.

24. Lo schema vittima/ carnefice ha il suo perché.

25. “Se ti stendi in mezzo alla strada, poi non lamentarti se ti investono”.

26. Una volta avevamo attori come Mastroianni, Tognazzi, Sordi, Gassman; scrittori come Pasolini, Calvino, Moravia; giornalisti come Biagi, Montanelli, Terzani; cantanti/cantautori come De André, Battisti, Tenco; politici come Berlinguer. Oggi abbiamo quel che abbiamo.

27. A Udine ho visto Madonna, Springsteen, Coldplay (tra breve), David Byrne (a Grado), Chickenfoot (a Lignano), i Damned (ad Azzano) etc… A Trieste ho visto che il comune ha esiliato l’Opening Live Band fuori dal centro cittadino. Poi ho visto le stelle e la bora che soffiava sul Molo Audace.

28. Su un evento di Facebook ci possono essere 500 ospiti confermati, poi all’evento in carne ed ossa ne puoi trovare 5.

29. Trieste è bella ed inospitale.

30. Quando arrivi al mare, stendi sempre l’asciugamano lontano dai braccioli di Nemo e la tavola da surf de L’uomo Ragno. Sono sedimenti lasciati da qualche umpa lumpa, che seppur momentaneamente assente, tornerà alla base.

31. Non potrò mai prendermi cura di: figli, cani, piante di basilico.

32. Il mio rapporto d’amicizia ideale, è sullo stampo Dr House-Wilson.

33. Non dico ciò che penso, non penso ciò che dico.

34. Solo il desiderio è reale.

35. Cosa non si fa per un mito giovanile.

36. Ho fatto dell’assenza il mio tratto distintivo.

37. Veni, vidi, vici.

38. La donna è come la beccaccia. Se la vedi passare una volta, poi basta che aspetti e ritorna indietro. (Grazie Enrico per questa perla di saggezza toscana).

39. Sista, credimi non era affatto vuoto. Era troppo pieno. Troppo. Tu non sai quanto. Ma alla fine non fa differenza: il troppo vuoto e il troppo pieno portano alla stessa apocalisse.

40. Rifarei tutto, ma ri-sbaglierei con più precisione.

41. Ogni volta che faccio una bella figura, poco dopo ne faccio una di merda circa tripla a quella bella.

42. Tra le 5 e le 6 di mattina, dico di sì a tutto. Ma è perché dormo.

43. Anche se dormo, vedo.

44. Con la dolcezza si ottiene poco, quasi niente.

45. Smetto quando voglio.

46. Le dimensioni contano. Sempre e in qualunque ambito.

47. Caro Nick Hornby, secondo me è venuta prima la tristezza. Le canzoni tristi, poi.

48. Le cose di valore non hanno bisogno di grande pubblicità; se ne vanno in giro con le proprie gambe e il passaparola. Basta una spintarella iniziale.

49. L’attaccamento alle persone e agli oggetti è fonte di malessere. Uno dei malesseri più piacevoli e irrinunciabili.

50. Il fumo nuoce gravemente alla salute, ma mi sa che anche il sole non scherza.

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