Dopo l’annuncio di Peter Hook&The Light – che suoneranno i brani dei Joy Division e dei New Order il 29 agosto -, il Music in Village (la 26esima edizione si terrà al Parco IV Novembre di Pordenone dal 28 al 31 agosto) annuncia anche i protagonisti del venerdì 30: alle 21, a ingresso libero, ci saranno Africa Unite System of a Sound & Architorti, con le selezioni musicali prima e dopo il live del dj Steve Giant di Rastasnob.
Sul palco del Miv, Bunna, fondatore, cantante e chitarrista degli Africa Unite sarà con l’altro membro storico della reggae band torinese, il tastierista Madaski, con cui porta in giro un assetto che chiamano Africa Unite System of a Sound. «Il Friuli Venezia Giulia ha dato e continua a dare molto al genere – commenta Bunna – come il Piemonte, offre tanto musicalmente, ci sono proposte valide e ogni volta torniamo con piacere tra amici e gente che ci ha sempre ben accolto». Al momento il tour con la band al completo è in pausa e i due Africa girano l’Italia con un’altra proposta: «Uno spettacolo – riprende Bunna – con un progetto che si chiama Offline che ripropone brani degli Africa in chiave classica, con il quintetto d’archi Architorti e un corpo di danza contemporanea, con tanti contributi video. Tematicamente tratta il rapporto moderno – a volte malato – col web e i social network, una continuazione del nostro brano “L’esercito con gli occhiali a specchio”: una spinta a vivere le situazioni reali più che quelle virtuali». Il 10 maggio è uscito «In Tempo Reale», un’opera musicale scritta a quattro mani dal quintetto Architorti e dagli Africa, realizzata tra il 2016 e il 2019, prende il via dallo spettacolo multimediale Offline che gli stessi artisti più la compagnia di danza modenese Mmcdc hanno rappresentato in alcuni teatri italiani, con ottimi risultati. Sono stati scritti sette brani completamente inediti più una versione di «Rughe Indelebili», pezzo del 2003, appartenente all’album «Mentre Fuori Piove».
Uno spettacolo intenso dove i classici degli Africa saranno impreziositi dall’intervento degli archi e viceversa. Uno scontro tra il ritmo e l’armonia, la sospensione degli archi e a volte il pieno dell’orchestra, il tutto condotto dalla voce di Bunna e dall’instancabile lavoro ritmico e percussivo di Papa Nico. Uno show in controtendenza, con una formazione insolita, per un suono potente e sicuramente al di fuori dei canoni.
Elisa Russo Il Piccolo 22 Giugno 2019