INTERVISTA AD AGNESE ERMACORA “ATLANTE ILLUSTRATO DI UN MUSICISTA PERBENE”

Il 9 Gennaio alle 15 va in onda la prima puntata di “Atlante Illustrato di un musicista perbene”, una nuova rubrica ideata e realizzata da Agnese Ermacora per Radio Fragola e Radio Popolare. Ogni due settimane, all’interno di “Jalla! Jalla!”, magazine pomeridiano di Popolare Network di costume e società, Agnese intervisterà cantautori e musicisti italiani come Paolo Benvegnù, John De Leo, Gianmaria Testa, Alberto Fortis, Bobo Rondelli, Alessandro Mannarino (altri nomi possibili: Paola Turci, Francesco Renga, Luca Barbarossa, Vinicio Capossela…).

«Quest’estate, sul treno Venezia/Roma mi sono ritrovata a pensare al timore di scommettere sulle proprie passioni, il rapporto di odio e amore con le origini, la paura, la ricerca. Le domande della vita, insomma», racconta Ermacora, che prosegue: «allora mi sono chiesta come i cantautori, che da sempre raccontano per lavoro tutto questo, riflettano sugli stessi punti di luce e di buio. Come amano? Di cosa hanno paura? Qual è la loro idea di grazia e di felicità?».
Classe 1984, la giornalista friulana segue le notizie di cultura e cronaca, laboratori di comunicazione con l’infanzia, programmi di salute e il magazine di arte e spettacolo, “Canapè” per Radio Fragola. Nel 2010 con il servizio “Srebrenica, 15 anni dopo” ha vinto la sezione audio del Premio Giornalistico Claudio Accardi (Roma). Nata e cresciuta a Udine, vive e lavora a Trieste dal 2003: «sono andata via da Udine per riuscire ad amarla. Allo stesso modo, penso che per continuare ad amare Trieste bisogna dedicare parte del proprio tempo a uscire da Trieste, proprio per renderle onore». Anche per questo ha deciso di raggiungere i protagonisti del suo “Atlante illustrato” nelle loro città: «questa rubrica è un esperimento perché significa mettermi in gioco, investire i miei risparmi nei viaggi, chiedere a degli artisti di parlare della propria intimità senza offrirgli come garanzia un grande nome del giornalismo: sento una responsabilità enorme. Ero memore di un’intervista molto bella fatta con Paolo Benvegnù a luglio, in occasione dell’Opening a Trieste, era stato un confronto molto intimo condito da un bellissimo tramonto sul mare, quindi sono voluta ripartire proprio da lui, che sarà ospite della prima puntata. Gianmaria Testa l’ho intervistato in una pausa del soundcheck, mi ha dato attenzione ma forse non era la situazione migliore. De Leo l’ho incontrato a Lugo, è venuto a prendermi immerso nella nebbia, con un soprabito scuro, tutto molto suggestivo. Ho raggiunto Fortis a Milano, persona stupenda. Mi ha portato in uno dei suoi bar preferiti e lì abbiamo conversato tranquillamente per buone quattro ore finché, con una gentilezza da cavaliere di altri tempi, mi ha accompagnato alla metro. Rondelli, a Livorno, mi ha portato al Santuario di Montenero, siamo passati davanti alla tomba di Piero Ciampi. Poi sono stata a Roma da Mannarino, ci siamo incontrati in Via Perugia, dove c’è un vecchio cinema che è stato rimesso a posto ed è diventato un circolo dove i musicisti possono suonare».

Elisa Russo, Il Piccolo 03 Gennaio 2012

Agnese fotografata da Alessandro Sartore

«Alle superiori avevo fatto un corso di giornalismo con Carbonetto, poi però avevo deciso di fare una scelta pragmatica e mi sono iscritta a Scienze Farmaceutiche, facendo quattro esami. Ma sarei impazzita, se avessi continuato perché la mia passione è comunicare. Sono passata a Psicologia ed ho conosciuto il direttore del Conrad, per caso. Mi disse di provare a scrivere. Ho collaborato con loro per due anni ed ho imparato tantissimo. Poi ho aderito per qualche mese al Meridiano di Danese. Quindi ho iniziato con la scrittura. Nel frattempo ho cominciato a prendere lezioni di canto perché era la passione di una vita, assieme alla fotografia. Ora sono quasi sei anni che studio canto. Quattro anni fa venni a sapere che stavano facendo dei colloqui a Radio Fragola, ho iniziato con tre mesi di prova e poi sono rimasta. Dopo una partenza generalista, io mi sono presa il ramo della cultura, il mio collega quello della cronaca. Ho fatto poi dei corsi di improvvisazione teatrale, dizione. A Radio Fragola siamo rimasti in tre (dopo che è andato via Francesco Candura): io e Antonello Di Napoli ci occupiamo della parte giornalistica e Massimiliano Nicolai alla parte tecnica. Poi ci sono più di 70 volontari che hanno i loro spazi».

«Ero in treno e stavo andando da Roma verso Padova. Rimuginavo su alcune situazioni lavorative incerte, sul futuro e ho pensato che mi sarebbe piaciuto leggere le “paranoie” di chi queste cose le fa per mestiere. Ascoltare, senza pretendere che siano dei maestri di vita, ma come se fossero delle persone comunissime, come cercano una soluzione, a chi si affidano, come si rapportano all’amore, alla fede… L’idea iniziale era di una cosa da leggere, ma facendo radio ho pensato che poteva essere anche una cosa da ascoltare… Ho proposto il progetto a Nello Avellani di Popolare Roma. L’idea gli è piaciuta e abbiamo deciso di farla diventare una rubrica all’interno del programma “Jalla! Jalla!”».

John De Leo foto di Agnese Ermacora

“Da diversi anni Radio Fragola fa parte del circuito di Radio Popolare. Le radio che fanno parte del Network ricevono da Popolare gli aggiornamenti nazionali e alcuni programmi e si impegnano a fare da corrispondenti nel momento in cui c’è qualcosa di locale da raccontare (ad esempio quando c’erano le elezioni regionali io e una collega abbiamo fatto le dirette per Radio Popolare e poi servizi su Absolute Poetry, Udine Jazz, Festival del Cinema Latinoamericano e simili)”.

Bobo Rondelli foto Ermacora

«Nella rubrica ci saranno due pezzi musicali scelti dagli artisti: una canzone che rappresenti la ricerca nella vita quando si incappa nelle parti buie e una che rappresenti la ricerca quando si incappa nelle parti di luce».

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