Venerdì, alle 22, il triestino Al Castellana (cantante, autore e arrangiatore) assieme al Soul Combo, presenta il nuovo album «Funk me to the Moon» all’Ausonia di Riva Traiana. Castellana è considerato l’interprete più credibile della scena funk e soul italiana. Ha collaborato con Neffa, Fabri Fibra, Tormento dei Sottotono, Alan Sorrenti, Patty Pravo, Ghemon, Daniele Vit e pubblicato due dischi solisti: «Niente di Nuovo» (2000), «Supafunkitsch!» (2007). Con il nuovo album in uscita, «Funk Me To The Moon», interamente cantato in inglese, può finalmente puntare al mercato internazionale.
La band che accompagna Al Castellana dal vivo è composta da: Amir Karalic alla chitarra, Alessandro Leonzini al basso, Jimmy Bolco alla batteria, Daniele Speed Dibiaggio alle tastiere, Joy Jenkins, Alessandra Marchetto e Cora Alunni Pini ai cori.
Cosa può anticiparci del nuovo disco “Funk Me To The Moon”? 
«Sentivo l’esigenza di utilizzare un linguaggio che musicalmente si adattasse meglio al genere che propongo, tutto quello che sta succedendo dopo l’uscita del primo singolo mi sta facendo pensare in grande ma, stando con i piedi per terra direi che sono pronto ad ogni evenienza. L’album ha subito dei ritardi in fase di missaggio (per pignoleria…) e se saremo bravi uscirà entro giugno. Etichette estere si sono dimostrate interessate e stupite, quindi stiamo cercando di concretizzare una licenza estera e di portare il nostro prodotto in più posti possibili».
A chi si è ispirato per questo nuovo lavoro? 
«Come sempre, anche inconsciamente, ho scritto i miei brani pensando ai grandi maestri del passato e agli artisti di oggi che più apprezzo, ma devo dire che il risultato finale rispecchia il mio modo di essere e di concepire la musica a 360°, quindi soul, nu soul, funk, R’n’B, tutto quello che mi veniva in mente senza una direzione precisa».
Ha coinvolto molti musicisti triestini di talento e la produzione è condivisa con Daniele Speed Dibiaggio. 
«Con Daniele ho trovato da subito un’intesa, musicalmente ed umanamente, questo mi ha permesso di produrre l’album in tranquillità e allegria. Il coinvolgimento dei musicisti triestini è derivato dal fatto che la nostra città è ricca di talenti affermati e non, ma assolutamente all’altezza dei più bravi turnisti della penisola, ne cito alcuni: Jimmy Jizmo Bolco, Alessandro Leo Leonzini, Amir Karalic, Sergio Portaluri, Paolo Muscovi, Gabriele Centis, Franco Toro Trisciuzzi, Sergio Giangaspero, Daniele Raimondi, Piero Pieri, Alessandro Plip Vilevich, Angelo Chiocca, Andrea Cheber, e tanti altri».
Ha collaborato con Neffa, Tormento dei Sottotono, Ghemon e ora Fabri Fibra. Cosa le piace del rap? 
«È un ambiente propositivo e aperto, che si basa sulle collaborazioni e si sostiene da se. Il fatto di essere stimato da questi grossi personaggi lo devo alla professionalità e alla serietà che ho sempre infuso in ogni progetto che mi è stato proposto, l’amicizia con questi artisti è sincera e mi ha arricchito, devo molto a questo ambiente che mi ha fatto conoscere e crescere musicalmente».
Prossimi progetti? 
«Oltre a “Funk me to the Moon” che mi sta portando via un sacco di tempo, abbiamo in piedi molte collaborazioni e progetti ma al momento siamo impegnati nell’allestimento dei live che proporremo prossimamente: quello dell’Ausonia, a seguire altre date tra cui il Mi Ami dell’11 giugno all’Idroscalo di Milano, porteremo in giro parecchi brani del nuovo album e le mie canzoni dei precedenti album oltre che le cover dei grandi eroi della musica soul».

Elisa Russo, Il Piccolo 20 Maggio 2011 


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