Il posto migliore dove stare potrebbe essere a casa propria ad ascoltare musica, accanto alla persona amata e ai propri affetti: un suggerimento particolarmente calzante per i tempi che stiamo vivendo (seppure l’idea si sia sviluppata prima che la pandemia scombinasse le abitudini di tutti). “The Right Place To Be” (Lademoto) è il sesto album per il soul singer triestino Al Castellana, in arrivo il 29 gennaio e anticipato in questi giorni dal singolo “Love is Here”. L’amore è qui, ha bussato ancora una volta alla porta di Castellana che è riuscito come sempre a tradurre in musica sublime ciò che il destino mette sulla sua strada. «Ho scritto “Love is Here” – racconta il cantante – quando mi sono innamorato di nuovo dopo un po’ di tempo. Ho capito che so amare come scrivo le canzoni, cioè a volte sono kitsch nell’atteggiamento amoroso ma sempre elegante, come nella musica che propongo. L’amore ritrovato è anche per la musica. L’ispirazione arriva come una botta, la voce regge e allora capisci che ha senso continuare e così succede quando incontri la persona giusta». Non è scontato che la fiamma continui ad ardere, e ogni volta che la magia si ripete si prova un senso di gratitudine. Castellana è la voce soul per eccellenza, nel cammino ha spesso prestato il suo talento agli artisti più vari: Neffa, Tormento, Fabri Fibra, Patty Pravo, Alan Sorrenti. Lontano dai riflettori, è nel suo studio triestino che lavora con dedizione alle sue produzioni assieme all’ormai inseparabile Daniele “Speed” Dibiaggio che ha co-prodotto e co-scritto anche questo sesto capitolo. «Nasce in un momento di ispirazione massima – continua Castellana – di tranquillità e amore ritrovato. I pezzi arrivano velocemente, subiscono un rallentamento per perfezionarli, e poi una serie di peripezie fino alla pandemia. Un album che parla di positività, nella copertina del singolo c’è un divano, dei dischi, una bottiglia e nella copertina del disco si aggiunge anche una bella fanciulla e quindi eccole, tutte le cose per cui vale la pena vivere. Il focolare domestico, l’amore per la musica, per la compagna, per la vita: è un disco felice insomma. Le sonorità sono molto soul, che parte dai ’70 ma arriva fino adesso, guardando il futuro senza dimenticare il passato, e in mezzo le mie storie di vita. Un disco di classic soul d’amore come non se ne fanno più, perché adesso tutti cercano cose particolari, io mi rifaccio alla semplicità dei grandi miti del passato». «Ancora una volta è tutto suonato, con l’idea di poterlo riproporre dal vivo alla stessa maniera»: c’è la batteria di Aljoša Jerič, le percussioni di Marco Vattovani, il basso di Alessandro Leonzini, le chitarre di Luigi di Campo e Gianni Zongaro, la tromba di Alessandro Vilevich, il violino di Chiara Antonutti, la viola di Anna Kriszik, il violoncello di Irena Cristin e il flauto di Tommaso Bisiak. Digitale, vinile, cd: saranno disponibili tutti i formati, distribuzione mondiale con particolare attenzione a Italia, Inghilterra e Giappone (i due paesi esteri in cui Castellana ha maggior successo). «Il mio precedente “Souleidoscopic Luv”, qui non molti lo sanno, è stato l’unico disco indipendente di soul italiano al primo posto nelle classifiche soul britanniche, nella Uk Soul Chart per ben quattro mesi; grazie anche al supporto di un manager inglese le canzoni sono passate in tutte le radio del Regno Unito, dalla BBC alla Jazz FM». Il futuro? «Non posso fare a meno della musica, finché avrò voce continuerò a sfornarla».
Elisa Russo, Il Piccolo 30 Novembre 2020