Esce il 4 novembre «Outside My Window» (Lademoto Rec.), quarto album per il soul singer triestino Al Castellana. Una finestra che si affaccia a San Giacomo, quartiere popolare di Trieste, e si apre al mondo: il disco verrà distribuito a livello internazionale, sugli stores digitali e “fisicamente” nei negozi specializzati (anche in UK e Giappone da dove, negli ultimi anni, stanno arrivando calorosi riconoscimenti). Si apre anche una finestra interiore, in un terapeutico outing musicale che porta a tirar fuori tutto se stesso, con sincerità e senza filtri: Al Castellana decide di aprirsi in questo album, forse il più sorprendente tra quelli realizzati finora. Sicuramente il più maturo e completo. Perché, dimostrata e assodata ormai in una lunga carriera la capacità tecnica e stilistica, questa volta il songwriter triestino si è concesso il lusso di realizzare un disco “di pancia”, un album pulsante verità, un lavoro che commuove, intrattiene, riempie anima e cuore, seduce, emoziona. Scritto di getto, dopo un periodo piuttosto duro segnato da alcuni lutti e perdite sentimentali fino a vedere di nuovo la luce, ritrovare la serenità e la Fede, stare meglio e accettare di portare le inevitabili cicatrici che la vita ti lascia addosso. Castellana si mette a nudo e ne esce più umano e forte che mai. Nei testi c’è crudezza, rimpianto ma anche fiducia nel futuro. «Chiudo i conti col passato e guardo avanti. La finestra ha questa doppia valenza: guardo dentro di me e guardo fuori. Apro la finestra e descrivo tutto quello che vedo giornalmente che non è sempre bellissimo e per la prima volta lo dico, non fingo. Sono storie personali, parlo di me. Dei punti fermi della mia vita: la musica, la mia famiglia, mia mamma, l’amore, la Fede ritrovata», spiega Castellana. «Outside My Window» si divide in due parti teoriche, un Lato A e un Lato B, come i vecchi e amati vinili. La prima parte è molto seventies, old school: «Chiudo con il passato a livello personale, ma non musicale. A me piace ancora quella musica e quindi è un ritorno del soul più classico e come sempre ho messo una parte quasi completamente dedicata al soul del passato. La parte B, a sorpresa, ha sonorità molto più nu soul, hip hop. Soul del passato e soul del futuro. Il disco di Robert Glasper Experiment è stato una folgorazione, un’illuminazione che ci dice cosa deve succedere adesso nella musica, dove va a finire il soul: il soul si intrufola ovunque. Sentivamo proprio l’esigenza di fare questo Lato B. Che magari verrà recepito più all’estero che in Italia».
Il disco è suonato dal Soul Combo, collettivo di musicisti che da sempre accompagna il soul singer triestino ed è completamente prodotto da Castellana stesso assieme a Daniele Speed Dibiaggio. Tre brani sono co-prodotti da alcuni tra i migliori beatmaker italiani: Shablo (Club Dogo, Marracash, Fabri Fibra), Rossella Esse The Essence (che a 20 anni ha già prodotto brani per nomi come Ghemon) e K9.
«Lucky Man» è il primo singolo e videoclip: «Una soul ballad che nasce da un frase che mia nonna diceva a mio papà sull’importanza di avere accanto una donna che ti ama nonostante i tuoi errori e le tue vicissitudini: “Sei proprio fortunato perché, pur essendo una disgrazia d’uomo, le hai fatto passare le pene dell’inferno, lei ti sta ancora accanto!”. Voleva essere un pezzo gioioso: molti però hanno pianto di commozione, sentendolo. Quando dici la verità la gente capisce. Ho sempre cercato di risultare quello che canta meglio, con i pezzi con gli arrangiamenti impeccabili, molto stile. Una mentalità alla Luther Vandross. Invece questa volta ho pensato che pagherà il fatto che dico la verità. L’importante è che mi senta a mio agio. È la prima volta che non mi preoccupo del giudizio. Il video è stato realizzato da Francesco Termini, giovane e talentuoso film maker e regista triestino. L’idea, semplice e senza pretese, era quella di girare un video con gli amici di sempre, la mia gente, i posti in cui vivo e che amo.
Il brano sta passando anche sulle le radio inglesi ed è stato incluso nella compilation “So Soulful Collection” che riunisce 20 artisti da Usa, UK, Australia, Nuova Zelanda, Francia… raccoglie i migliori artisti soul, rnb indipendenti del mondo ed io orgogliosamente rappresento l’Italia».
«Superwoman (Where were you when I needed you)» è l’unica cover dell’album, pezzo storico di Stevie Wonder (già presente nella compilation «Bless The Ladies») in una versione lunghissima, con un chiaro richiamo a come la fece Donnie Hathaway; «Outside My Window part 2» è un omaggio ad un amico, un bandito dal cuore tenero scomparso due anni fa, un “romantic gangsta”, un ladro romantico, un Robin Hood che quello che rubava divideva mentre «Singing with My Friend (outro)» è un saluto gioioso al caro amico Gianfry (Gianfranco Varin) in puro Marvin Gaye style, con la partecipazione di Amir Karalic. Della sua città, Castellana dice: «Trieste è dormiente ma ama il bello. C’è sempre stata una grande cultura musicale. Qua c’erano gli americani, hanno portato il rock’n’roll, il jazz, lo swing. Trieste ha la più grande concentrazione di talenti per numero di abitanti, lo dico senza tema di smentita».
Elisa Russo, Il Piccolo 21 Ottobre 2013