ALEX RUFFINI «Cancer drugs and rock’n’roll»

«Cancer drugs and rock’n’roll»: può sembrare un titolo provocatorio che richiama l’oltraggioso motto «Sex, drugs and rock’n’roll», ma ci si accorge subito che «cancer drugs» sta a indicare i farmaci che deve assumere chi è in ballo con la terribile malattia. E ci tiene a spiegarlo l’ideatore della mostra, che sta vivendo sulla sua pelle il calvario della chemioterapia con tutti i suoi effetti collaterali. Lui è Alex Ruffini, nato a Venezia nel ’68 e conosciuto come uno dei più talentuosi fotografi delle rockstar, specializzato soprattutto nei generi hard rock e heavy metal in tutte le loro declinazioni. Dokken, Eric Sardinas, Bonfire, Antiproduct, House Of Shakira, L.A. Guns, Duff McKagan and Loaded, Hardcore Superstar, Paul DiAnno, Richie Kotzen, Steve Vai, Joe Satriani, Mick Jones dei Clash sono alcuni dei big con cui ha lavorato. E poi le foto dei concerti: dai suoi beniamini Kiss ai Motorhead, Alice Cooper, Deep Purple, Megadeth, Social Distortion, Iron Maiden, Scorpions, Metallica, Ac/Dc, The Prodigy… La lista è infinita, sia in studio che dal vivo Ruffini è capace di catturare in uno scatto l’anima delle star, facendole brillare con lo sguardo che solo un professionista che ha una passione bruciante per la musica può avere. Negli anni si è costruito una rete non di semplici contatti lavorativi, ma di amici musicisti. Molti di questi oggi gli stanno dimostrando, nel momento del bisogno, grande vicinanza. Anche gli insospettabili: la popstar Lady Gaga gli ha mandato una dedica con tanto di bacio stampato col rossetto e un “Te amo” «è stata molto umana – racconta Ruffini –l’ho conosciuta al Lido quest’anno. Il fotografo e amico Armando Gallo l’ha rivista la settimana scorsa e lei gli ha chiesto delle mie condizioni di salute, si è commossa, non l’avrei mai immaginato».

Alcuni scatti di Ruffini saranno visibili alla mostra fotografica «Cancer drugs and rock’n’roll» che si inaugura sabato alle 15 a Mestre, Forte Marghera, Polveriera Francese 16, fino al 31 gennaio: «Ci sarà un ospite speciale, Thomas Silver ex Hardcore Superstar, ci conosciamo dal 2000, farà un set acustico e presenterà il suo nuovo disco. Per quanto riguardo gli scatti, in questo anno e mezzo ho lavorato poco, la mia testa diceva “ok andiamo” ma il mio corpo “stai a casa”. Quindi ho esposto quel che sono riuscito a fare, e sono tutte foto inedite che ho aggiunto a quelle della mostra precedente che si chiamava “Monsters of Rock”». Ruffini è ora promotore di una raccolta fondi per la ricerca e non solo: «Purtroppo a Venezia mi hanno diagnosticato per mesi una semplice gastrite, ho scoperto la malattia solo a settembre del 2017. Sono in cura per il cancro al pancreas all’ospedale Borgo Roma di Verona, lì sono una macchina da guerra e ti garantiscono tutto quello che può servirti di supporto, dallo psicologo al nutrizionista e poi c’è un’associazione, gli amici del convivio che offrono “distrazioni” ai pazienti e alle famiglie con musica, cucina e altre attività: anche a loro andranno i fondi che raccoglierò. Si può aderire con delle donazioni, inoltre sto raccogliendo merchandise che mi hanno regalato gli artisti e metterò all’asta per i fan questi gadget, dalle bacchette alla pelle della batteria». Il fotografo veneto sta ricevendo il sostegno di tantissimi musicisti «In questi giorni il bassista John Regan (ha suonato con Peter Frampton, Frehley’s Comet), Omar Pedrini, poi mi hanno scritto Gene Simmons e Eric Singer dei Kiss…». «Il mio sogno professionale? Fotografare in posa i Kiss – conclude – li ho immortalati solo dal vivo o nel backstage, mai in studio… ci sono andato vicino ma poi non è successo. E anche Iggy Pop».

Elisa Russo, Il Piccolo 6 Dicembre 2018
Ruffini

 

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