[Foto Uli Zrenner-Wolkenstein]
Non capita a tutti di trasferirsi in Germania facendo il viaggio da Trieste in Vespa… e come se non bastasse, quel lungo viaggio di due giorni, con tanto di freddo e neve, ha portato alla nascita di una canzone che s’intitola “Molo Audace”: «Avevo la testa molto libera – spiega Andrea Paoletti – e mi è venuta in mente la melodia, le strofe, il ritornello… Sapevo di mollare la mia città natale ma non sapevo cosa avrei trovato. Il pezzo è rimasto nel cassetto per anni». Sette anni, per la precisione: da allora il batterista triestino Paoletti ha messo su famiglia a Ratisbona, dove ha anche aperto una scuola di musica. E dove ha lanciato un progetto chiamato i CantAutori (assieme al cantante pugliese Rocky Verardo e il chitarrista tedesco Richie Necker), che ha lo scopo di far conoscere De Gregori, De André, Concato, Dalla, Battiato, ai tedeschi che amano la musica italiana ma spesso si fermano a Pausini e Ramazzotti. Dalle cover alla composizione di brani propri il passo è stato breve ed ecco allora inciso il singolo “Molo Audace” che esce il 4 febbraio per l’etichetta tedesca Timezone Records, ad anticipare un album intero in arrivo entro l’estate. «”Molo Audace” – racconta Paoletti – fotografa un momento in cui ero con un mio amico fraterno sul molo, io dovevo partire per la Germania e lui per un dottorato dall’altra parte del mondo, ci chiedevamo se saremmo tornati in pianta stabile a Trieste, fino a qualche anno prima non avremmo mai immaginato di andare via». Il brano è stato realizzato tra la Germania e Trieste, e infatti sono stati coinvolti tanti triestini: Francesco Cainero al basso, Alberto Bravin (Pfm) al mastering, Tiziano Bole al mixaggio, il fotografo Massimo Goina (che ha prestato alcuni dei suoi scatti per il video), il regista Adriano Vessichelli di Benevento, che viveva a Londra ma si è trasferito nel capoluogo giuliano dopo essere rimasto folgorato dalla città. Completano il cast Verardo alla voce, Necker alle chitarre, Bernd Meyer al pianoforte, Sergio Paoletti alla fisarmonica. Classe 1983, Andrea Paoletti ha studiato batteria alla Casa della Musica con Gabriele Centis, assieme ad altri allievi oggi affermati professionisti come Jimmy Bolco, Moreno Buttinar, Marco Vattovani. Ha poi militato in tante band locali come i Sinestesia, i progetti Klezmer di Davide Casali, Magazzino Commerciale; con Matteo Bognolo e PowLean. È laureato in Giurisprudenza: «Da studente – ricorda – ho fatto l’Erasmus a Ratisbona per imparare il tedesco. All’epoca ho conosciuto quella che ora è mia moglie (tedesca). Nel nostro progetto di vita lei doveva venire a lavorare al Sincrotrone, ma all’ultimo è saltato, quindi l’ho raggiunta io». In Baviera è riuscito ad aprire la sua scuola di batteria che conta molti iscritti e suona anche per un teatro stabile regionale che propone musical. Con un passato di ascolti rock e jazz, la lontananza dall’Italia lo ha fatto appassionare ai classici del cantautorato nostrano e così ha fondato i CantAutori ottenendo, prima della pandemia, un buon successo live: «I tedeschi – afferma il batterista triestino – sono attratti dalla musica italiana, per loro l’Italia è collegata al mare, alle vacanze, al sentirsi liberi».
Elisa Russo, Il Piccolo 1 Febbraio 2022
