«Con questa nuova canzone vi raccontiamo di Ariel, la nostra cagnolina, una delle tante, troppe creature abbandonate dall’essere umano. Un atto che non comprendiamo e non vogliamo accettare, reato penale oltre che crimine etico. Gli animali sono le prime vittime di questo pianeta e quasi sempre per colpa nostra, del nostro egoismo, del nostro crederci superiori. Ariel è parte della nostra famiglia, è amata e curata: condividiamo con tutti il nostro amore per lei»: Serena Finatti, cantautrice e attrice friulana, dà alla luce “Ariel”, nuovo singolo e videoclip, assieme al suo compagno di vita e musica, Andrea Varnier, alla chitarra e arrangiamenti. «Andrea una mattina si è svegliato con una melodia in testa – prosegue la cantante – che è diventata poi la strofa, io ho lavorato su ritornello e special, mi sono arrivate le parole e mi sono resa conto subito che stavo parlando di Ariel. Spero che il messaggio venga colto, va sottolineato che prima di prendere un cane bisogna pensarci bene, avere le possibilità di occuparsene perché è un impegno, forse sensibilizzando prima chi non è adatto, si possono evitare gli abbandoni». Il videoclip gioca su un doppio piano di narrazione: da una parte c’è la quotidianità gioiosa assieme alla dolce meticcia, in una cornice di spensieratezza fatta di sole, prati, alberi e colori vividi, dall’altra c’è l’aridità dell’abbandono, a questo scopo è stata utilizzata la location di Movada, in Val Tramontina (Prealpi Carniche), borgo fantasma seppellito dalle acque del Roveda che riaffiora in tempi di siccità: «Sommerso dal torrente Meduna intenzionalmente in seguito alla costruzione della diga nei primi anni ’50, è riemerso completamente a causa della siccità di quest’anno. Un luogo surreale, difficile da raggiungere, che mi ha fatto provare una sensazione di abbandono talmente forte che ho voluto girare delle scene che ne rappresentassero l’essenza». 

“Ariel” è stato registrato nel loro studio “Anima e Corde”, mentre mix e master sono a cura di Francesco Marzona. Finatti, assieme a Varnier, ha pubblicato gli album “Fragile e fiera” nel 2018 e “Serena più che mai” nel 2014; i dischi precedenti sono usciti invece sotto il nome Deja. «Ora – conclude il duo residente a Fiumicello – abbiamo deciso di ragionare su singoli con relativo videoclip, durante la pandemia ci siamo appassionati alla parte visiva, realizzavamo dei live video casalinghi per mantenere una continuità con chi ci segue. Valuteremo poi se raccoglierli in un album».

Elisa Russo, Il Messaggero Veneto 6 Novembre 2022  

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