Barcelona Gipsy Balkan Orchestra al Teatro Miela il 25.02.20 *** CONCERTO ANNULLATO

Aveva già entusiasmato il pubblico del Miela con ben due sold-out: dopo aver presentato il quarto disco “Avo Canto” nel 2018, la Barcelona Gipsy Balkan Orchestra torna per la terza volta, martedì alle 21.30. «Abbiamo accolto il loro desiderio di riproporsi a febbraio – commentano gli organizzatori di Miela Music Live, in collaborazione con Kino Music – e fissato come data il martedì grasso di carnevale, per una serata fortemente orientata alla festa e al ballo ma con la possibilità di godersi lo spettacolo anche da seduti». Nel frattempo, dopo 7 anni, la cantante Sandra Sangiao ha lasciato la band per i suoi impegni di mamma, sostituita a ottobre dalla talentuosa siciliana Margherita Abita: «Questa volta – anticipa l’Orchestra – nuova voce e repertorio». Nato nella città catalana con ritmi orientali, swing, gipsy, musica balcanica e composto da musicisti di paesi diversi, in breve tempo l’ensemble si è fatto conoscere e apprezzare in tutta Europa, tenendo concerti in oltre 25 nazioni.

«Trieste, assieme a Torino, è una delle città italiane che più ci ama – dice il fisarmonicista Mattia Schirosa – abbiamo sempre avuto molto seguito, forse per la componente balkan che per il vostro pubblico è familiare. È il primo tour con la nuova cantante, con la sua entrata siamo due italiani nel gruppo». La band, infatti, è un esempio concreto di melting pot con il percussionista greco Stelios Togias, il chitarrista francese Julien Chanal, il contrabbassista serbo Ivan Kovačević, il clarinettista Dani Carbonell spagnolo, così come Pere Nolasc Turu al violino. La Barcelona Gipsy Balkan Orchestra unisce le differenze artistiche dei vari membri, arricchite dalla vibrante scena musicale di Barcellona: dalla tradizione balcanica, catalano-iberica, greca, italiana, russa e mediorientale alle vibrazioni del jazz manouche e del rockabilly fino all’eleganza della musica classica: «La nostra – dicono – è una sensibilità dovuta al fatto che siamo tutti immigrati, ci sentiamo cittadini del mondo. Vogliamo promuovere questi sentimenti che abbiamo trovato anche nei nostri viaggi, in cui abbiamo incontrato realtà e culture che ci hanno aperto gli occhi, fornito nuovi modi di vedere la musica e la vita». «Ci eravamo presi una pausa – riprende Schirosa – non siamo in tour da settembre e abbiamo approfittato per chiuderci in sala prove e preparare il materiale, quindi presenteremo uno spettacolo completamente rinnovato, 90% della scaletta è un’anteprima. Il disco uscirà a settembre e abbiamo cominciato a sperimentare con dei singoli e dei videoclip». La formazione attuale ha già pubblicato il singolo: “Kalejaca Jaca” e sono in arrivo i brani “Marijo deli bela kumrijo”, “Hora Lui Vishan”, “Chekuryankino Horo”. «Il sound e l’identità musicale rimangono gli stessi – conclude – l’impronta sonora è la stessa, che poi è la chiave di questo progetto. Lavoriamo molto con il pubblico, quindi i live ci faranno definire certi dettagli della direzione artistica del nostro prossimo album».

Elisa Russo, Il Piccolo 24 Febbraio 2020

 

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