“Blue Neighbourhood” è il nuovo singolo per i triestini The Rideouts, la band formata nel 2003 dal cantante e chitarrista Massimiliano Scherbi. È la prima di tre canzoni che anticiperanno “Magical World”, quarto disco in uscita dopo l’estate, per il quale hanno firmato dei contratti di editoria con la giapponese Shinko Entertainment e l’inglese Supreme Songs ltd (nel cui roster ci sono artisti come John Legend, Drake, Jess Glynne, Kanye West e Neville Staple dei The Specials) e di distribuzione con l’inglese Plastic Head. In questi giorni è uscito anche il relativo videoclip, girato da Giulio Ladini e interpretato dagli attori Lorenzo Zuffi e Eva Tomat, oltre che dal frontman del gruppo che dichiara: «L’idea è stata quella di piazzare una telecamera all’interno di un’automobile e rappresentare delle scene di cui tratta la canzone stessa. Il brano parla di depressione e quindi abbiamo cercato di rappresentare varie fasi, da un’eccessiva euforia al buio più profondo. Il protagonista che impersono è fuggito da un ospedale psichiatrico mentre Zuffi e Tomat rivestono il ruolo di infermieri». La canzone è disponibile su tutti gli store digitali e a breve il video sarà anche su Apple Music dove nel frattempo sono stati caricati tutti i video precedenti dei Rideouts. In formazione accanto a Scherbi ci sono Michela Grilli alla voce e cori, Gianpiero de Candia al basso e Federico Gullo alla batteria con l’aggiunta di Marco Corsi alla tastiera, chitarre e voce (come successo quest’estate nel live a San Giusto): «Sto pensando a un set in duo acustico con il solo Corsi – racconta il leader della band – anche perché ciascuno degli altri ha i suoi impegni musicali e non sempre è possibile presentarsi in cinque sul palco». A fine marzo uscirà il secondo singolo e video, a cui ha lavorato la squadra del primo: stesso regista e attori; ci sarà un filo che lega i tre brani anteprima di «Magical World», un lavoro che continua il percorso intrapreso dal precedente «Heart and Soul», con la variante di alcune sonorità più elettroniche. The Rideouts, che l’anno scorso hanno festeggiato il decennale dell’uscita del primo album «The storm after the calm», si rifanno al sound della musica anglo-americana degli anni ‘60, dal pop al rock, dal blues al garage rock, con un pizzico di psichedelia: The Beatles, Hendrix, Cream, Led Zeppelin sono le principali influenze.
Elisa Russo, Il Piccolo 28 Febbraio 2020