BORW E BOLERO EXTASY al Teatro San Giovanni il 4.05.21

A marzo 2020 i triestini Beat On Rotten Woods erano pronti per presentare in città il loro album di debutto, ma la data veniva cancellata per l’inizio dell’emergenza sanitaria. Stessa cosa succedeva a novembre, quando il concerto era stato riprogrammato. Era rimasto dunque in sospeso il release party ufficiale, che finalmente si recupera venerdì alle 20 al Teatro San Giovanni di Via San Cilino (prenotazione obbligatoria). Organizza l’etichetta Mold Records, che ha deciso di arricchire la serata con l’esibizione di un’altra formazione della scuderia, i Bolero Extasy, che proporranno anche alcuni inediti del nuovo ep in uscita quest’estate, anticipato a febbraio dal singolo “Atlas”.

«Il nostro genere è prog-pop, con tastiere ipnotiche ed escursioni di rabbiose chitarre elettriche. Cerchiamo di suonare qualcosa che non sia banale o frivolo, ma neanche ampolloso, dove il ritornello pop, orecchiabile, ti lasci qualcosa»: Mattia Fumolo (già voce e chitarra nel tributo a Frank Zappa, Enema Bandits) racconta così il progetto Bolero Extasy, in circolazione dal 2014 ma cominciano a fare sul serio solo nel 2019. Con Mold hanno già pubblicato un ep intitolato «Shapes of mine». «Bolero Extasy – riprende Fumolo – è il titolo di un film non proprio indimenticabile, anzi diciamo tremendo, con Bo Derek, ma trovo che il nome suoni bene. Nessun significato nascosto, nessun riferimento a droghe e pasticche». I Bolero Extasy si ispirano a King Crimson, Pink Floyd, Queens Of The Stone Age, Foo Fighters, Porcupine Tree, all’attivo anche alcuni riusciti videoclip prodotti da Mold e Sonicyut e una partecipazione a una colonna sonora: il loro brano “Claws” è stato scelto dal regista triestino Rodolfo Bisatti per il suo film “Al Dio ignoto”.

I compagni di etichetta Beat On Rotten Woods, fautori di un personale mix di blues, grunge, beatbox, industrial hanno intitolato il loro album – a cui già stanno dando un seguito, e ne daranno assaggio dal vivo – semplicemente “Beat On Rotten Woods”, registrato da Alessandro Giorgiutti (AbbaZabba/ Sesto) e masterizzato da Gabriel Ogrin allo Studio Jork di Capodistria, contiene 13 tracce originali, disponibile sia in cd che sulle piattaforme digitali. Il gruppo nasce nel 2013 con Mace alla voce, loopsation, beatbox (che permette di produrre con la bocca i suoni di una batteria) e Rob alla chitarra, il primo già visto nel mondo hip hop (con Yane), e poi nei Glory Owl e il secondo in formazioni rock’n’roll come i Bastard Sons of Titty Twister. «Agli inizi – racconta Mace – chiamavo la mia loopstation “warmachine” e la chitarra di Rob “rotten woods” (legno marcio) e da lì in qualche modo è arrivato il nome della band, non banale, che ci rispecchia». Suonano parecchio in giro (anche al Miela in apertura di Bob Log III) e registrano da Jambo Gabri un ep di 5 tracce nel 2016. Finché la coppia si allarga e coinvolge altri nomi noti della scena rock locale: Tilen (Dorothy, Gonzales, Tytus, Omza) al basso e cori e Nevio (Black Pope) alla chitarra, banjo e cori. Tra i vari videoclip, quello di «Spaces» realizzato da Sonicyut, era arrivato in finale di Cortinametraggio 2018. Sono stati anche nel cartellone del Mittelfest, con uno spettacolo tra danza e concerto. «Siamo buoni amici – dicono – requisito fondamentale. Componiamo e suoniamo divertendoci e portando ognuno una parte di sé nelle canzoni. Il nostro marchio di fabbrica è che non abbiamo un batterista e quindi il ritmo viene scandito da una base beatbox con vari arrangiamenti».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 03 Giugno 2021

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