Questa sera al Tetris di Via della Rotonda a Trieste, suonano i Bud Spencer Blues Explosion. Il duo è composto da Adriano Viterbini (chitarra e voce, ha collaborato con The Niro, Raf, Marina Rei) e Cesare Petulicchio (batteria e voce, suona anche con Valentina Lupi). A luglio è uscito il loro album di debutto. Vincitori del concorso «Primo Maggio Tutto l’anno», hanno avuto una grande visibilità proprio con l’esibizione sul palco di piazza San Giovanni a Roma per lo storico “Concertone”. Quest’estate hanno intrapreso un tour oltreoceano con date a New York e Seattle, raccontato giorno per giorno con parole e immagini dalle pagine del “diario americano” pubblicato sul sito di Repubblica XL.
Un po’ di vostra storia per chi non vi conosce…
«Abbiamo esordito con “Happy” un ep autoprodotto in cantina e con quello abbiamo cominciato a suonare in giro, – spiega Petulicchio – in due era più facile spostarsi. Poi abbiamo partecipato all’Heineken Festival. Il nostro primo disco ufficiale è uscito a luglio. Adesso abbiamo un tour di 12 date in giro per l’Italia. Cerchiamo di andare anche in posti dove normalmente non è facile portare la musica dal vivo e speriamo di suonare il più possibile».
L’album sta andando molto bene.
«Ero molto teso essendo il mio primo disco, invece è andata anche sopra le nostre aspettative di musicisti italiani pessimisti!».
Com’è stato il Primo Maggio in Piazza a Roma?
«C’è stato un cambiamento, siamo riusciti a salire quel famoso scalino, dopo quell’esibizione. Fino a due giorni prima non sapevamo se potevamo coronare il nostro sogno, è accaduto tutto in fretta. Lì sei iperconcentrato e non ti rendi conto della folla che hai davanti, ma ce la siamo cavata».
Adriano Viterbini ha già suonato a Trieste con The Niro.
«Sì ho suonato l’anno scorso in piazza con The Niro. Proprio lui mi parlò entusiasta del Tetris e sono contento di venirci con la mia band».
Vi hanno paragonato a White Stripes, Black Keys, Mojomatics, Lombroso, Elliott Smith e Alex Britti.
«Sono nomi che ci piacciono molto. Speriamo comunque di tirare fuori un sound sempre più personale, ci stiamo lavorando su».