Non ama stare sotto i riflettori e per questo a qualcuno possono sfuggire i suoi lavori, ma gli album che il triestino Stefano Vertovese firma come Burnite sono sempre dei gioiellini che meritano un ascolto. È così anche per il nuovo (quarto della carriera, tutti usciti per la Epops Music) “Modern Love”: «Da me scritto, arrangiato, registrato e prodotto – racconta Vertovese – nel periodo del lockdown 2020. Nasce da un’esigenza fortissima: la creazione come mezzo di salvezza dalla disperazione causata dalla solitudine a seguito di un doloroso divorzio e dal confinamento domestico. L’ispirazione è giunta dalla consapevolezza del bisogno di allontanarsi dal vecchio sound chitarristico/rock e trovando una nuova via creativa nella programmazione elettronica. Individuati nuovi sconfinati orizzonti, la totale immersione musicale è partita alla volta di sonorità caratterizzate da synth, arpeggiatori, drum machine e tastiere». Il disco, dal respiro internazionale, è uscito su tutte le piattaforme digitali e interamente riprodotto all’interno dei circuiti di In-Store radio di grandi catene commerciali (in Spagna, Francia, Belgio, Olanda, Inghilterra, Germania e Austria). «Il nuovo sound – prosegue Burnite – mi ha consentito di esprimere il grande amore per Depeche Mode, New Order e Goldfrapp, trovando, però, una personale lettura. Nella canzone “Modern Love” ho potuto contare sul potentissimo sax del maestro Walter Grison, “Stranger Things” è stata scritta e realizzata da remoto (visti i limiti della pandemia) assieme al talento locale Francesco Cainero». Il tutto è stato poi mixato da Francesco Bardaro e masterizzato da Alessandro Perosa. «Il disco che ne è uscito – spiega l’artista – è una rielaborazione del viaggio durato sei anni e condiviso con l’essere umano che più ho accolto nella mia vita, e di fronte al quale mi sono reso vulnerabile: quanto accade davanti all’amore più profondo. Ogni canzone ha trovato ragione d’esistere rievocando passaggi di questo viaggio sentimentale, e il titolo “Modern Love” è un modo quasi sarcastico di associare l’amore contemporaneo al comportamento consumistico della società in cui viviamo: non c’è più la cultura della “riparazione”, a fronte di una rottura o danneggiamento si tende a cestinare tutto… temo in amore, purtroppo, stia avvenendo qualcosa di molto simile». Burnite è ora una one man band, ma dal 2007 ha coinvolto altri musicisti: Alessandro Esposito alla batteria, al basso Stefano Pierro e Davide Furlani, e poi il sassofonista Gabriele Virgilio Pribetti (oggi impegnato in una carriera di successo a Londra). Fondamentale per i primi due album “Sound of Time” (2009) e “Piece of Loneliness” (2013), è il produttore Nicola Ardessi; del 2017 è “Midlife Conversations”. Negli ultimi anni Vertovese si è anche dedicato alla produzione di musica per jingle commerciali, in particolare una campagna per l’azienda vinicola Ruffino destinata alle tv di Usa e Canada; inoltre ha musicato per due anni gli auguri natalizi che il famoso campione della Juventus Paulo Dybala ha rivolto sui social ai suoi milioni di follower. «E lo scorso ottobre – conclude – con il noto produttore e musicista Christian Rigano (Jovanotti, Tiziano Ferro, Elisa, Mengoni), ho realizzato la musica per “Bauli in Piazza” a Milano: evento per sensibilizzare sullo stallo del settore dello spettacolo; la clip ha avuto milioni di visualizzazioni sui social, diffusione su tutti i media a partire dall’Ansa, un approfondimento di Report su Rai 3».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 6 Luglio 2021

 

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