Nata e cresciuta a Udine da mamma friulana e papà afro-francese, Chantal Abanga Iacobucci, dopo aver mosso i primi passi nella musica in regione, ha spiccato letteralmente il volo, passando lunghi periodi di studio e lavoro in Francia, Svizzera, Spagna, Grecia, Costa Azzurra. Ora fa base a Milano, dove ha messo a fuoco il suo progetto musicale, “Gate07”: si tratta di una serie di singoli (e relativi videoclip) dal sapore afro-pop, esce in questi giorni il quinto episodio “Monaco Paris”, con un testo che mescola italiano e francese. «Il nuovo singolo – racconta Chantal – è dedicato a un viaggio con le amiche in Costa Azzurra dove ero solita scappare per un weekend, ho passato anche un anno lì a studiare, è il mio posto di evasione, tutta la canzone è un voler staccare, anche dai legami». Il videoclip, ambientato interamente in Costa Azzurra (fra Montecarlo e Antibes), è stato prodotto e sceneggiato da Chantal, hanno partecipato la coreografa e ballerina udinese Matilde Ceron (Scuola di Danza Ceron), affiancata dalla ballerina austro-iraniana Wieda Shirzadeh; regia e editing sono di Gianmaria Palombo, con assistenza alla fotografia di Alina Brag e Davide Santinello; al make-up Rachele Sensi; design e costumi della stilista milanese Chiara Giovannini, mentre gli accessori sono scelti dal gioielliere greco Harry Mestro (Harry Jwls), a Diane N’Doram, designer franco-tchadiana, il merito della realizzazione delle scarpe. Fra le comparse, e le più care amiche, anche il medico italo-marocchino Sara Hafdaoui (“La Pupa e Il Secchione” 2020/21). La produzione del brano è dei friulani Andrea Fontana (batteristi di Elisa) e Christian “Noochie” Rigano (tastierista di Jovanotti e altri) «Mi sono trovata molto bene con loro – commenta Chantal – se posso cerco sempre di coinvolgere talenti friulani, rimango molto legata alle mie origini».
A Udine Chantal, negli anni del liceo, aveva fatto parte della Copernico Jazz Band di Nevio Zaninotto. Aveva poi partecipato al Coca-Cola Future Legend «A quel concorso – spiega – ero arrivata fra i 12 semifinalisti in Italia, è stata una bellissima esperienza, adesso mi sento pronta per partecipare ad altri talent, penso sia meglio aspettare il momento in cui hai la consapevolezza artistica e un’immagine definita: ora mi sento più sicura del mio percorso. Nel frattempo, continuo a lavorare ai miei brani (ho cominciato con il primo inedito nel 2017 e non mi sono più fermata) e ho anche una band, con cui sono stata in tour quest’estate».
Elisa Russo, Il Messaggero Veneto 6 Novembre 2022
