Grande spettacolo all’Arena Alpe Adria di Lignano per i Chickenfoot. In formazione, quattro mostri sacri della musica rock: il virtuoso della chitarra Joe Satriani, il batterista dei Red Hot Chili Peppers Chad Smith, Michael Anthony e Sammy Hagar (rispettivamente: ex bassista ed ex voce dei Van Halen).
Quattro tipi che hanno fatto la storia della musica, e che si sono incontrati per delle jam session tra amici al Cabo Wabo Cantina, in Messico. Da lì è nato questo nuovo progetto. Un supergruppo, come si dice in questi casi. La data di Lignano, in esclusiva per il Triveneto, lascia senza fiato. È raro vedere quattro giganti così dotati di tecnica e voglia di divertirsi, amalgamarsi così bene, senza che uno primeggi sull’altro. Nei Chickenfoot non esistono, per dire, gli assoli di chitarra di dieci minuti. Tutti e quattro sono sempre in gioco, a riempire il palco e il concerto in ogni secondo. Il talento dell’uno valorizza quello dell’altro, senza mai adombrarlo. Si parte alle 21.40 con «Avenida Revolution», canzone che parla del Messico e dei suoi problemi: immigrazione clandestina, traffico di droga, povertà, religiosità esasperata: “abbiamo croci e fiori ma nessuna soluzione”. Alla fine del pezzo Smith lancia le bacchette della batteria tra la folla, e diventerà un vero e proprio rito durante lo show: una pioggia di bacchette e plettri. Hagar si compiace della bella location vicina alla spiaggia e parte «Soap on a Rope». Salta come un matto, si avvicina a Satriani e gli urla “Joe show me what you’re lookin’for”, fa un massaggio ad Anthony e un balletto incontenibile davanti a Smith. Sembrano divertirsi di brutto, e il pubblico con loro. “Non so parlare italiano, parlo a malapena l’inglese!”, dice Hagar prima di una piccante esecuzione di «Sexy Little Thing» durante la quale si butterà addosso una bottiglia d’acqua. Seguono il singolo «Oh Yeah» e poi «Down The Drain». Hard rock made in Usa, funky, blues e pop si mescolano in una performance fulminante e tecnicamente ineccepibile. Chad Smith urla e proclama: “Joe è un belissimo guitaro”, ed è talmente un mostro che suona un pezzo… con i denti! E non sbagliano una nota, e non c’è una sbavatura. Hagar annuncia che Chad Smith è ufficialmente pazzo: “I medici gli hanno da poco detto di prendersi almeno due mesi di pausa, e lui non si è fermato neanche un giorno”. Cosa mai potrebbe fare l’uomo che mangia batterie a colazione, se si fermasse? Per un breve pezzo, che annunciano come «C’mon Motherfucker Yeah», Smith canta e Hagar pesta la batteria. Ancora «Learning To Fall», «Get It Up», «Turnin’Left», «Future In The Past»: l’album di debutto viene eseguito quasi integralmente. Nei bis «Bad Motor Scooter», un brano di Hagar ai tempi dei Montrose. Saluti finali davvero generosi con i quattro eroi che si filmano tra loro facendo un po’gli scemi. Se lo possono permettere, dopo la lezione di energia, virtuosismo e classe impartita.
Elisa Russo, Il Piccolo 07 Luglio 2009