moon-duo-fall-2012Venerdì e sabato, appuntamento con la dodicesima edizione di CiaoLuca Festival al Parco del Castello di Gradisca d’Isonzo (Gorizia): due giorni di concerti gratuiti, in cartellone 12 band tra cui gli ospiti internazionali Threshold, Crucified Barbara e Moon Duo.

La festa inizierà venerdì pomeriggio, in partnership con Overjam Festival di Tolmino: spazio a sonorità dub & roots con Overjam Dj set, quindi sul palco l’artista franco-senegalese Sun Sooley ed i toscani Quartiere Coffee. A seguire: Cameramia ed Elkann Henudo, formazioni friulane che si sono aggiudicate rispettivamente il Contest legato a CiaoLuca e la partecipazione a Music Village. In chiusura, i Moon Duo, progetto space-rock di Ripley Johnson (Wooden Shjips) e Sanae Yamada, nati a San Francisco nel 2009. Inizialmente ispirati dal leggendario duo di John Coltrane e Rashied Ali, si sono poi avvicinati a band come Silver Apples, Royal Trux, Suicide e Cluster diventando uno degli act più seguiti in ambito psych e space rock.

Crucified+Barbara+BarbaranousNome di punta del sabato sono i Threshold, la prog-metal band numero uno del Regno Unito. La formazione capitanata da Richard West e Karl Groom, forte del successo del recente «March of Progress» che ha visto il ritorno del fenomenale cantante originario del gruppo, Damian Wilson, terrà a Gradisca l’unica data italiana dell’estate. Di assoluto prestigio anche la formazione co-headliner: dalla Svezia le scatenate Crucified Barbara, regine dell’hard&heavy al femminile. Accanto a questi due nomi, le formazioni nostrane: l’heavy senza compromessi del Sacro Ordine dei Cavalieri di Parsifal, la reunion dei The Names, gli Overtures band goriziana che tanto riscontro di critica e di pubblico sta ricevendo a livello internazionale con il suo ultimo cd «Entering The Maze», e ancora i raffinati Kingcrow, combo capitolino che ha da poco concluso un tour americano assieme a Pain of Salvation, promuovendo sui palchi a stelle e strisce l’acclamata ultima fatica «In Crescendo».

CiaoLuca è un evento organizzato dall’associazione Giovanile Totem con il sostegno di Regione, Comune di Gradisca d’Isonzo e la collaborazione delle associazioni Gradisca è, Una Goccia nel Mare e Agesci. Luigi Murciano dell’associazione Totem racconta: «Il festival CiaoLuca è nato prima ancora dell’associazione. Tutto inizia da un gruppo di amici che nel 2001 si è compattato dopo la prematura scomparsa di un giovane concittadino, Luca Zorzenon. C’era, ed è intatto ancora oggi, il desiderio di onorare la sua vita troppo breve attraverso le due cose che più amava: la musica e l’attenzione ai temi sociali. Luca era stato fra gli organizzatori di un festival quasi pionieristico per i tempi, Rock in Tenda, sempre a Gradisca. La sfida è diventata quella di (ri)portare musica originale e di qualità in una provincia così piccola e dormiente come la nostra, dove eventi di questo tipo semplicemente non esistevano più. Ci sono state edizioni con budget inesistente ma tanto entusiasmo. Ogni anno una piccola conquista, anche a livello di credibilità verso l’esterno: mi riferisco sia alle istituzioni, che hanno capito di avere davanti un interlocutore credibile, sia al mondo della musica professionale, con il quale abbiamo imparato a relazionarci pur non essendo noi dei promoter di mestiere ma semplici appassionati. Ad un certo punto abbiamo capito che stava nascendo qualcosa di importante e che meritava una location migliore: da lì l’idea di valorizzare un angolo unico della nostra Gradisca come il Parco del Castello, un luogo dove fascino e abbandono si incrociano quasi come in un ossimoro. La sfida più difficile è stata quella di strutturarci in maniera da non soccombere davanti alla burocrazia e alle mille incombenze finanziarie. Rischiavamo di perdere entusiasmo e quella “verginità” degli esordi. Per fortuna non è successo. Abbiamo capito quanto sia difficile fare musica in Italia. La soddisfazione più grande è quando una band con 35 anni di storia – come è capitato con gli americani Vicious Rumors, gente che andava in giro con Slayer e Metallica – si congratula di cuore con tutti i ragazzi per la serietà riscontrata nel festival. O quando gli addetti ai lavori ci dicono che siamo dei “fantastici folli” a mantenere totalmente gratuito un evento di questo tipo, visti i costi che esso deve affrontare. La verità è che sopravviviamo facendo le formichine perchè vogliamo che CiaoLuca rimanga soprattutto una festa aperta a tutti e dove dietro c’è un messaggio. Questo, unitamente allo sfizio di portare in questa piccola provincia delle band che amiamo, ci spinge a non mollare».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 08 Agosto 2013

il piccolo 08.08.13

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