Dopo il successo di febbraio 2019 torna alla Casa delle Culture di Via Orlandini il rapper marchigiano Claver Gold. Si comincia alle 22, l’opening act vedrà in prima battuta il live di H2i.n.c; Sandro Sù a pochi giorni dall’uscita del suo nuovo album “Rodney Mullen” accompagnato da ospiti come Dj Color, Abba Zabba, Nick Beat e Dee Jay Park; da Recanati, Tmhh anche lui presente lo scorso febbraio al “back 2 the roots”.
Classe 1986, Claver Gold (all’anagrafe Daycol Orsini) nasce in un quartiere popolare di Ascoli Piceno, ultimo di 5 fratelli; scopre presto il writing, per poi dedicarsi anima e voce al rap, dalle battle di freestyle ai primi album come “Mr. Nessuno”, che lo ha fatto conoscere al pubblico. Nel 2017 sempre per Glory Hole records esce il settimo lavoro in studio “Requiem”, un disco ampio contenente numerosi featuring con i più importanti nomi del rap italiano (Rancore, Ghemon, Egreen, Murubutu, Fabri Fibra) a cui segue un fortunatissimo tour italiano che registra diversi sold out. Grazie alla sua scrittura introspettiva e ricca di citazioni Claver Gold si è ormai affermato come uno dei maggiori esponenti dello storytelling nazionale.
Nel 2019 esce «Lupo di Hokkaido» lavoro di Claver Gold & Kintsugi che racconta la storia di una specie di lupo endemico del Giappone estinta intorno al 1870, l’animale in questo caso è «metaforicamente sostituito dalla musica rap, che negli anni ha subito innumerevoli cambiamenti fino a perdere completamente le radici, diventando così il fine e non più il mezzo di comunicazione che permetteva di raccontare storie e vicende di tutti i giorni». Questo disco, dal cantautorato, all’indie-rap, al rap vero e proprio con il classico “boom bap” di sottofondo, dalle sonorità calde e cupe suona innovativo all’interno del panorama italiano proponendo, come è solito fare Claver, testi impegnati ed empatici che raccontano la quotidianità di persone normali, di amore, di odio e di sofferenza.
Elisa Russo, Il Piccolo 18 Gennaio 2020