«Uno spettacolo teatrale, un dialogo sulla percezione e sul ruolo che hanno le canzoni nella nostra memoria, nella nostra storia. La musica ci entra dentro in maniera sottile e si stabilisce uno strano rapporto tra chi la fa e chi la ascolta, le canzoni diventano una sorta di proprietà comune»: Eugenio Finardi così descrive “Finardimente”, show tra musica e parole, al Teatro Pasolini di Cervignano il 13 ottobre alle 21, appuntamento che rientra nel “Festival del Coraggio” (in collaborazione con Euritmica). La programmazione musicale del Pasolini, dopo l’avvio con l’apprezzato cantautore milanese, continua il 6 novembre con uno dei nomi più interessanti della musica italiana oggi: Riccardo Sinigallia, il crepuscolare e raffinato costruttore di intime storie e di atmosfere armoniche presenta il suo più recente progetto discografico “Ciao Cuore”, assieme ai brani più belli della lunga carriera, compresi quelli del sodalizio artistico con i Tiromancino. L’impronta di Sinigallia è sempre riconoscibile, anche nei successi che l’artista romano ha co-firmati e sono diventati degli evergreen come «La descrizione di un attimo» con i Tiromancino, «Quelli che benpensano» con Frankie Hi-Nrg, «Lasciarsi un giorno a Roma» di Niccolò Fabi, «Cara Valentina» di Max Gazzè, «Vento d’estate» di Fabi-Gazzè, le colonne sonore per film e documentari (da «Paz!» di Renato De Maria a «I mille giorni di Mafia Capitale» di Claudio Canepari) e il progetto Deproducers.
Il 16 dicembre sono di scena i Green Waves, cinque musicisti con la passione per il folk irlandese e i suoi strumenti tradizionali, che alternano le note al racconto di storie affascinanti ed evocative di antica tradizione.
L’8 gennaio Paolo Jannacci porta “Canterò”, il nuovo progetto che segna il debutto da cantautore del figlio d’arte del grande Enzo. Già pianista e compositore, con un’importante e consolidata carriera solista nel mondo del jazz, Paolo intraprende ora una nuova strada, che sembra essere fatta su misura per lui: quella del cantautore capace di unire mestiere e ironia, grande musica, classe e simpatia; il singolo (“Canterò”, che da il titolo all’album) è stato scritto con il giornalista e autore televisivo Michele Serra.
Il 13 febbraio Mauro Pagani, polistrumentista e produttore, virtuoso del violino, del flauto e del bouzouki ritorna al Pasolini, dove si esibì in un applauditissimo concerto nel 2006. Pagani, tra i fondatori nel 1970 della PFM, è uno dei più grandi costruttori di musiche e suggestioni che ha l’inestimabile merito di aver indirizzato e “colorato” le scelte musicali di Fabrizio De André, dopo aver regalato a intere generazioni emozioni irripetibili, come il capolavoro “Crêuza de mä”. Il 5 marzo l’attenzione di Euritmica verso la musica, la poesia e la cultura friulana trova conferma nella particolare performance vocale e strumentale del trio Grimaz-Vescovo-Virgili che, in prossimità della festa dedicata alle donne, proporrà una serie di perle musicali attingendo al repertorio popolare friulano e alla ricca eredità poetica del compianto Giorgio Ferigo.
E il 26 marzo spazio a una star internazionale, il pianista Amaro Freitas (in trio), considerato dalla critica mondiale il nuovo talento pianistico del jazz contemporaneo brasiliano, è protagonista di quel rinnovamento della musica carioca che si allontana da bossa e samba e che si ritrova più nella matrice percussiva delle origini, ridefinendo i tratti salienti di una nuova generazione musicale del paese sudamericano.
Elisa Russo, Il Piccolo 8 Ottobre 2019