Sabato prossimo, 7 gennaio, alle 21.30 primo appuntamento del 2017 con Miela Music Live: in concerto i KlezRoym, uno dei più importanti ensemble di musica klezmer in Europa. Propongono un incontro tra diverse culture musicali (mediterranea, mediorientale, italiana), costruendo un suggestivo ponte sonoro tra musica popolare e jazz contemporaneo. Negli anni, hanno venduto più di 50 mila copie e hanno anche ideato uno spettacolo teatrale con Ascanio Celestini. In occasione del loro ventennale l’etichetta CNI ha pubblicato una compilation (KlezRoym 1996-2016) con tutti i brani più importanti del loro repertorio.
Il cartellone dei concerti al Miela dei prossimi mesi è ricco di nomi interessanti: si continua il 14 gennaio con l’inconfondibile voce di Lou Rhodes, cantante dei Lamb, meravigliosa creatura musicale di Manchester, tra le band più influenti degli ultimi vent’anni che si impose con un bel connubio di trip hop, jazz ed elettronica. Con i Lamb suonò nel 1999 a San Giusto, ora torna in città per presentare il suo progetto solista.
Il 17 febbraio arriva Kyle Eastwood, figlio maggiore del regista Clint. Grazie alla passione dei genitori è stato immerso nella musica sin dall’infanzia ed è cresciuto ascoltando i grandi del jazz, da Miles Davis a Duke Ellington e Count Basie. Proprio spronato e supportato dal padre, Kyle ha iniziato a suonare il contrabbasso e il basso elettrico ed ha intrapreso la carriera di musicista. Alla fine degli anni ’90 è iniziata la sua produzione discografica, mentre parallelamente ha cominciato a realizzare le colonne sonore dei film del padre: “Mystic River”, “Million Dollar Baby”, “Gran Torino” e “Invictus”, tra gli altri.
Il 25 febbraio arriva Hindi Zahra. Nata in Marocco, a 15 anni si trasferisce in Francia con il padre. Lavora prima al Louvre, scrive qualcosa come 50 canzoni e nel 2009 esordisce con un ep omonimo. L’anno dopo esce il suo primo album dal titolo “Handmade”, un piccolo gioiello musicale: intimo, essenziale, leggero.
Il 3 marzo tornano gli España Circo Este con un nuovo album, “Scienze della Maleducazione”. Hanno girato l’Italia prima e l’Europa poi con oltre 200 date in un anno tra cui la presenza al Lowlands Festival e con esibizoni a fianco di nomi come Gogol Bordello o Manu Chao. Il tutto grazie a “La revolucion dell’amor” il loro album d’esordio ed il loro coinvolgente tango punk miscelato al rock, reggae e dub.
Il 15 marzo una serata targata Trieste is Rock: arrivano gli svedesi Blues Pills che riportano il pubblico agli antichi fasti di Aretha Franklin, Fleetwood Mac, Led Zeppelin, Jimi Hendrix, Janis Joplin e Cream grazie alle trascinanti linee di basso e batteria insieme agli assoli di chitarra, accompagnati dall’incredibile voce di Elin Larsson.
Il 17 marzo è la volta del gruppo rivelazione della scena indie italiana: Giorgieness. Progetto che si è fatto conoscere con un’intensa attività live, anche in apertura di nomi importanti come i Garbage. Fulcro è la venticinquenne Giorgie D’Eraclea a cui davvero non manca nulla per sfondare nel mondo del rock: una gran voce, carisma, determinazione, capacità di scrittura ed interpretazione. “La giusta distanza” è il loro debutto discografico, realizzato all’Edac Studio da Davide Lasala (Edda, Dellera, Nic Cester dei Jet) che è anche chitarrista di Giorgieness.
Il 31 marzo il cantante, chitarrista e autore Federico Fiumani e la sua creatura: i Diaframma, storico gruppo fiorentino della scena punk/new wave Italiana dei primi anni ‘80. Ancora in attività dopo numerosi cambi di formazione e un temporaneo scioglimento, i Diaframma sono stati dei veri pionieri, i primi a sdoganare da noi un certo tipo di sound che guardava a gruppi come Television, Stranglers, Joy Division e Killing Joke.
Elisa Russo, Il Piccolo 31 Dicembre 2016