CORTELLINO “Solo quando sbaglio”

«Scrivo, canto, ma ballar non so/ Passi falsi ne ho fatti un bel po’/ Solo quando sbaglio/ io mi sento vivo/ questa è la mia libertà»: il cantautore triestino già noto con il nome d’arte Cortex e oggi semplicemente con il cognome, Cortellino, lancia il nuovo singolo (e videoclip) “Solo quando sbaglio” che anticipa il nuovo disco in uscita l’11 ottobre. Dopo aver suonato spesso in città, nelle situazioni più disparate (un anno fa per la Barcolana si esibiva in Piazza Unità prima di Bob Sinclar), Cortellino ha deciso di suonare ora fuori dai confini cittadini: domenica sarà al Mei di Faenza, lo aspettano poi tre date a Roma (22, 23, 24 novembre) e il 4 dicembre a Torino. Da venerdì è in rotazione radiofonica “Solo quando sbaglio” (LaPOP), il brano racchiude diversi momenti di vita dell’artista ed è un lucido spaccato che porta a riflettere «sulla libertà “anarchica” dell’errore». «Alle pressioni sociali che avverto – spiega Cortellino – rispondo con la creatività e l’amore». Le musiche, ispirate ai Doors e a Robert Miles, si confermano capaci di accompagnare l’amara ironia, componente immancabile nella sua poetica. «Mi piace molto suonare il brano live – aggiunge – la canzone è nata chitarra e voce e si è evoluta grazie alla collaborazione con l’autrice Eleonora Rossi, con la quale ho curato il testo. Il video è in bianco e nero, ci metto la faccia e provo a costruire un castello di carte».

Cortellino debutta nel 2007 con il primo disco per l’etichetta Arab Sheep. Nel 2013 esce «Cinico Romantico» per Maninalto! Records, nel 2014 ha ricevuto il premio Superstage al Mei di Faenza come miglior artista emergente dell’anno. Nel 2015 ha registrato il suo terzo album ed è stato scelto, assieme ad altri 10 artisti, da Irma Records in collaborazione con Radiocoop per far parte della collana «Mi sento indie». «Miseria e libertà» del 2016 è il suo ultimo lavoro in studio, registrato con l’aiuto di Abba Zabba e mixato a Torino da Riccardo Parravicini, fonico dei Marlene Kuntz, Niccolò Fabi, Silvestri. Nella sua carriera può vantare di essere stato premiato da Mogol per ben due volte: la prima nel 2008 quando ha vinto anche una borsa di studio per il CET (Scuola di musica di Mogol dove nel 2009 si è poi diplomato come “Interprete di musica leggera italiana”) e un secondo premio nel 2016. Di recente aveva riletto «140 kmh», canzone di Ivan Graziani dedicata alla «Bora misteriosa di Trieste», con la collaborazione del figlio del grande artista abruzzese, Filippo Graziani.

 

Elisa Russo, Il Piccolo 7 Ottobre 2019

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