«Quest’anno purtroppo non è stato possibile organizzare il CxG così come l’abbiamo sempre fatto, in un teatro o all’aperto. Troppo complesso, troppe variabili. Abbiamo pensato quindi di invitare tutte le band che hanno partecipato nel corso degli anni e altre che avrebbero voluto partecipare per immaginare insieme un concerto virtuale e festeggiare comunque la dodicesima edizione del Concerto per Gabriele. Ci hanno risposto in tanti lasciandoci, oltre alla musica, un bellissimo pensiero e un ricordo, anche di Gabri. Alcuni di questi messaggi ci hanno commosso». L’associazione musicale Jambo Gabri in memoria di Gabriele Manfioletti, il giovane chitarrista e sportivo triestino che perse la vita in un incidente stradale nel 2008, annuncia così che “La musica per Gabri non si ferma” e propone un “concerto da immaginare con una playlist per restare uniti”. Ed è un bel viaggio nella musica cittadina (e non solo) tra conferme e nuove scoperte, disponibile su YouTube e Spotify. Tra i partecipanti non può mancare Irene Brigitte, che esordì proprio nella band in cui suonava Gabriele: «Ricordo il sorriso e l’apertura – dice la cantautrice triestina – che portava con sé a prove (e pure nelle discussioni) dei Watashiwa Cactus. Jambo Gabri è una testimonianza di amore di fronte alla quale, anche a distanza di anni, resto sempre impressionata. Gabri è presente in tutte le opportunità di musica e convivio di cui l’associazione si fa promotrice, quasi come se la sua generosità non fosse mai scomparsa». Anche Michael Petronio suonava nei Watashiwa Cactus, è presente con un pezzo del suo progetto BTaste e commenta: «Quest’anno ci prendiamo quasi una pausa, una bella rincorsa per tornare ancora più energetici con la prossima edizione». Tra i tanti cantautori, nomi conosciuti come Cortellino qui con il suo ultimo singolo “Elettra” («Ero a passeggiare nei boschi nelle vicinanze di Basovizza dove si trova la macchina Elettra e l’istituto di ricerca Elettra Sincrotrone Trieste, e nella mia mente è apparsa questa canzone»), Fiore, Francesco Liccari, Edgar Meis e band navigate come Welcome Coffee, Wooden Legs, BenCazzadaDiscoParty2, Wicked Dub Division, Alkene, Coloured Sweat o più recenti come Joyce, 5ive Years Gone e Quiet is the new Loud. Spazio a temi e registri di ogni tipo, da The Breeze che dedicano un brano al coraggio e la forza dei genitori di Gabriele, Elisabetta e Guidalberto, ai Sardoni Barcolani Vivi che ironizzano sulle lungaggini che rallentano la ricostruzione o lo spostamento della piscina terapeutica Acquamarina dopo il crollo del tetto «creando disagi a tutte le categorie di utenti (che ci hanno fornito lo spunto per la creazione e di cui abbiamo avuto l’approvazione finale)». Si intrecciano destini comuni di altre vite spezzate troppo presto: ci sono i Red Code «Non conoscevo Gabriele – dice la cantante – ma anch’io ho perso un anno fa il mio bassista (Tsunami – Andrea Bossi, il ciclista colpito dal fulmine) quindi in qualche modo mi sento vicina al progetto» e i Mad Monkeys in cui suonava Jacopo Starini, giovane batterista morto nel 2018 a soli 26 anni.

«Gabri l’ho conosciuto dopo un concerto in Ponterosso – dice Giovanni dei Doppia Personalità – e abbiamo scambiato le prime parole. Poi meravigliosa la serata passata a suonare fra le scale del castello di San Giusto con Gabri, Michael, Antonio e Irene (i Watashiwa Cactus). Da lì nacque l’amicizia, il rispetto e la stima fra artisti. Fantastica famiglia Manfioletti, fantastica Jambo Gabri. Li portiamo sempre nel cuore come esempio di amore, forza e coraggio».

E poi ancora: Claire Berrie, Tornado Son, Caspio, The Nycc, The Young Olden, Maury+Tanja, Quarto Vuoto, Danyell, Galeb and the sea, Damiano Skrbec, Andrea Massaria, Ribaltavapori, Kalpa, Canzoni sopra l’albero, Sindrome di MA, Senza Impegno, Isole di Ceramica, Mookids, Big Black Whale, Fist of Rage, Technoir, Underhouse, Roy Maffezzoli & Andrea Cok, Nularse, ILV. Meritano di essere citati tutti per qualità, impegno, passione.

 

Elisa Russo, Il Piccolo 3 Novembre 2020

 

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