Venerdì 13 dicembre 2013, alle 5pm (23.00), va in onda la 26a puntata di IN ORBITA AMERICAN EDITION su Icn Radio NY. In collegamento con Andrea Valentini, Clara F'n Deesaster, Elisa Russo e Stefano Stoner Grazio. Ascolti: Ramones, Zeman, Black Wire, Negazione, Gattamolesta, Stefano EDDA Rampoldi ed Eva Poles Official dal tributo a Elliott Smith Loves You More, Queens Of The Stone Age. Replica Sabato 14 dicembre, alle 12pm (18.00).
Deliri Americani Puntata 16
Primo tributo tutto italiano ad Elliott Smith: la compilation si chiama «Loves You More» ed esce per l’etichetta di Vigevano Niegazowana (distribuzione Audioglobe).
Il cantautore, polistrumentista e compositore americano è stato molto amato durante la sua carriera e non è stato dimenticato dai suoi fans, che continuano ad aumentare a dieci anni dalla sua scomparsa. Vittima della depressione, di un miscuglio di farmaci, alcol e droghe, venne trovato morto a Echo Park vicino a Los Angeles, all’età di 34 anni, vittima di due pugnalate al petto. Inizialmente la sua morte venne archiviata come suicidio, ma dopo l’autopsia ufficiale vennero lasciate aperte altre possibilità: mentre le sue crisi depressive sono compatibili con il suicidio, sono le cause della morte (le coltellate) a lasciare parecchi dubbi. Inoltre il pugnale venne rimosso dalla fidanzata prima dell’arrivo delle autorità. La sua morte rimane quindi velata dal mistero. In un’intervista del 2001, Smith aveva affermato: «È orribile e crudele, ma le persone dovrebbero avere il diritto di scegliere di togliersi la vita. Sono stato ricoverato in ospedale per un periodo, e non ho avuto quell’opzione, quella via di fuga e ciò ma faceva impazzire ancora di più. Non sono un artista dall’animo torturato come mi dipingono, e non c’è niente in me che non funzioni. Semplicemente ho avuto dei brutti periodi. Ma chi non ne ha?».
L’idea del tributo nostrano al grande cantautore americano è partita da Davide Lasala (voce e chitarra dei Vanillina) che ha riunito quindici artisti in altrettante riletture di canzoni del repertorio di Smith, tutte registrate all’Edac Studio su nastro magnetico e con mixaggio analogico.
Stefano Edda Rampoldi sconvolge «Angeles», rompe gli schemi melodici con un brano rock tirato ed è l’unico ad aver personalizzato il testo, usando l’italiano. Potrebbe essere un preludio alla direzione che prenderà il suo prossimo album solista. Assieme ad Edda, una delle riletture più interessanti è quella di Eva Poles con «Figure 8», accompagnata da un pianoforte, reinterpreta il brano, come il suono di un carillon ruvido e tetro, tra un musical e Tim Burton. Ottima prova anche per i Jennifer Gentle con la loro psichedelica «The White Lady Loves You More».
Altri nomi tra i più noti: Dellera (Afterhours) con «Waltz n2», accompagnato da Rodrigo D’erasmo al violino, Davide Lasala alla chitarra e Fabio Capalbo alla batteria, con la sua voce avvolgente ricrea atmosfere uniche e sognanti e i Black Black Baobab (Nicholas Restivo e Roberta Sammarelli dei Verdena) che rivisitano «Needle in the Hay» con un arrangiamento folk ipnotico dai toni tenebrosi. E ancora: i Vanillina che spingono il distorsore su «Miss Misery», i Kalweit and the Spokes che arricchiscono «A Fond Farewell» con un'elettronica dei giorni nostri, Dilaila, Emil con i Cani Giganti, Dennis di tuono, i Labradors, Nicolas Falcon, Mr Henry, IlVocifero, C+C=Maxigross.
In “Loves you more” ci sono affetti, condivisione, sudore e la volontà di catturare ogni singolo attimo e renderlo unico, registrando prevalentemente in presa diretta su nastro magnetico, lasciando il computer spento in un angolo della stanza. Un approccio vecchio stile usato dallo stesso Elliott Smith in tutti i suoi dischi. La compilation sarà accompagnata da un documentario realizzato e diretto dal regista Fabio Capalbo (Verdena, Edda, Toni Bruna, Vinicio Capossela, Pacifico).
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