«Dissociative Tv, perché siamo dissociati dalle cose che passano in tv»: questa la spiegazione del nome dell’esplosivo duo punk rock nato a Liariis di Ovaro nel 2017. Alessandro De Cecco è alla voce e chitarra mentre Jessica Bortoluzzi alla batteria, fanno coppia nella vita e nella musica e sono originari di Ragogna. «Abito a Ovaro dal ’99 – spiega De Cecco – mi piaceva la Carnia fin da piccolo, Jessica invece ha vissuto per un po’ a Rimini ed è arrivata qui circa otto anni fa». Prima Alessandro già militava in altre band (Holaf Berger, Mig 29 over Disneyland, Small Talk), Jessica ha cominciato a pestare sui tamburi solo qualche anno fa: «Nel 2015 – racconta il musicista friulano – sua mamma le aveva regalato sei lezioni di batteria da Franco Stocco, bravissimo ma improntato al jazz quando lei era più orientata al rock. Un giorno è tornata a casa e le ho detto “dimentica tutto quello che hai imparato, ti mostro come suona la batteria Dave Grohl” perché a me serviva un batterista così! Ma in fondo le sono servite anche le lezioni, perché mette in pratica le basi jazz. All’inizio non ci credevo, ma oggi non suonerei con nessun altro». Quanto abbiano fatto sul serio lo dimostra la quantità di live macinati in questi anni e la pubblicazione di diversi album: esce ora il loro quinto lavoro in studio “Super Play” (Wanikiya Records). Se la musica si ispira al punk californiano di Offspring, Green Day, Blink 182, i testi questa volta sono un po’ malinconici: «Il filo tematico – prosegue il frontman – è il tempo che passa, le persone che invecchiano o non ci sono più. L’importanza di non sprecare il tempo è un tema che mi attrae. Le montagne mi ispirano, il posto influenza sicuramente la musica, mi piace la zona in cui vivo, qui non cerco l’isolamento, anche in un paesetto amo stare tra la gente». Tante le occasioni per vederli dal vivo: il 24 giugno alle 18.30 al Circolo culturale Civico 37 di Aiello del Friuli, l’8 luglio alle 18 al Data Zero Festival di Romans d’Isonzo, il 27 luglio alle 21 a La terra del rock Festival di Maniaglia (Gemona), il 28 luglio alle 20 al Bio Parco di Ragogna, il 5 e 6 agosto alle 20 a Tarvisio, il 12 agosto alle 21 al Basei di Latisana, il 19 agosto a Salisburgo, e poi a settembre a Vienna, Tolmezzo, Pordenone, Gorizia… «Dedichiamo tantissimo tempo alla musica – concludono – facciamo tutto da soli. D’inverno registriamo, poi partiamo con i live d’estate. In Friuli c’è una bella scena, manca solo qualche possibilità in più per suonare».
Elisa Russo, Il Messaggero Veneto 23 Giugno 2023
