392245_282061808506377_1160206768_nDorina è una cantante e cantautrice di origini albanesi, cresciuta a Trieste e residente attualmente a Monaco di Baviera, dove studia e in parallelo lavora al suo primo album di inediti assieme all’amico e autore Walter Somà, in uscita per l’etichetta indipendente Niegazowana. Suona il pianoforte, l’arpa e si interessa di etnomusicologia, rivolgendo particolare attenzione alla ricerca vocale e alle tecniche vocali di Demetrio Stratos, John Cage, Meredith Monk e Sainkho Namtchylak. Canta da quando aveva dodici anni, inizialmente nei concerti e nelle serate organizzate dal padre musicista, e successivamente con le formazioni e i musicisti locali con i quali ha collaborato sia come cantante che come session singer. Animale notturno e onnivoro, mastica e digerisce tonnellate di musica esplorando una varietà di generi: pop, lirica, rock, heavy metal, black metal, musica celtica, stoner rock… si è cimentata con passione in generi davvero disparati. Senza pregiudizi, con curiosità ed apertura mentale. La continua sperimentazione e l’intensa attività concertista le hanno permesso di essere vocalmente versatile, consentendole così di lavorare efficacemente sia dal vivo che in studio di registrazione.

 

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Biografia Completa

 

Nata a Tirana sotto il segno dell’Acquario, classe 86, triestina d’adozione, cittadina del mondo. Viene da una famiglia di musicisti: il papà, Gjergj Leka, è un famoso compositore albanese, la nonna e lo zio sono cantanti lirici, la mamma pianista. È cresciuta in un ambiente familiare particolarmente stimolante e creativo che le ha trasmesso fin dall’infanzia l’amore per le Arti e la Letteratura.

Comincia il suo percorso musicale a soli quattro anni studiando inizialmente pianoforte, prima in Albania e poi al Conservatorio di musica Giuseppe Tartini di Trieste sotto la guida dei maestri Irene Gratton e Nikoleta Nako, e in seguito canto lirico sotto la guida della nonna e Maestro Rozmari Jorganxhi da cui eredita la voce di contralto/mezzosoprano.

Appena adolescente si affaccia al canto moderno, decidendo così di seguire l’intensa attività concertistica di suo padre che la porta anche sui grandi palchi regionali, sloveni ed austriaci.

 

Nel 1999 vince il primo premio al Concorso Regionale Saranno Famosi, canta al Gran Concerto di Capodanno di Trieste in Piazza Unità d’Italia (per due anni consecutivi) ed è ospite musicale al Premio della Televisione Italiana, condotto da Mara Venier e Stefano Masciarelli presso il Palazzetto dello Sport di Trieste. Canta nella formazione regionale di musica etnica Colori Uniti (tour regionale, Austria e Slovenia) e partecipa al Concerto per i Balcani portando due brani del repertorio tradizionale albanese.

Nel 2002 è ospite nel recital di Rita Pavone Porto un bacione a Trieste, canta in eventi come la Maratona d’Europa, Serestate, Bavisela, ed è ospite musicale nella trasmissione televisiva regionale Telequattrini curata da Telequattro.

L’anno 2004 la vede finalista al concorso Young Parade organizzato da Teddy Reno e Rita Pavone e come intrattenitrice musicale per le serate di cabaret presso lo storico Caffè Tergesteo di Trieste.

A 15 anni decide di staccarsi dall’attività concertistica di suo padre e comincia a cantare e suonare con gruppi prevalentemente di stampo metal (gothic, black e heavy metal).

Riprende a studiare lirica e canta per un periodo nella chiesa greco-ortodossa di Trieste a fianco della nonna e dello zio, entrambi cantanti lirici, affascinata soprattutto dal repertorio sacro bizantino.

Nel 2006 registra un demo di 11 tracce con i 7th Misty Dawn, gruppo stoner con influenze etniche formato assieme all’amico chitarrista Andrea Vittori, con cui si esibisce al concerto Morarock di Gorizia e al motoraduno Wild Bunch di Trieste. Con lo stesso chitarrista e l’amico violinista Andrea Monterosso (Wooden Legs) fonderà qualche anno dopo i Tattwa, trio che propone in acustico e in versione celtica cover di stampo rock/alternativo (Queens of the Stone Age, Led Zeppelin, Jefferson Airplane…).

Partecipa come backing vocals al progetto “Hard Blues” di Frank Get nel brano “Don’t step along the line”.

In quegli anni nasce spontaneamente un altro gruppo di cui Dorina avrà un bel ricordo: i Crazy Donkeys, i muli matti, con i quali farà un tour delle osmize, osterie e pub triestini proponendo cover blues-rock (nella formazione: Giancarlo Cocco, Max Simbula, Marco Mattietti, Giorgio Biselli, Stefano Sequalino, Matteo Zecchini). Nasce una collaborazione anche con gli Stoned Drivers, gruppo tributo ai Rolling Stones, che le faranno cantare “Gimme Shelter” e “Wild Horses” durante le loro performance live.

Nel 2010 viene invitata dai Marshmallow Pies ad aprire il loro concerto tributo ai Beatles in Piazza Unità d’Italia. Si presenta con la sua arpa e due chitarristi della formazione Crazy Donkeys (Giancarlo Cocco e Stefano Sequalino) e suona tre brani: “And I Love Her”, “Norwegian Wood” e “While My Guitar Gently Weeps”.

 

Poco dopo questa apparizione si fa conoscere dal grande pubblico nazionale con il talent show X Factor in onda su Rai 2. In quel periodo nasce una collaborazione con Omar Pedrini. Di Dorina, Pedrini dice: «Mi sono pubblicamente “innamorato” di lei, l’ho dichiarato ad X Factor. Abbiamo eseguito “Sole Spento” assieme, un’accoppiata inedita che ha avuto molto successo: lo zio rock e la nipotina. È una ragazza ricca di talento ma soprattutto ricca di anima. Nella trasmissione sentivo delle voci meravigliose, degli interpreti forse anche più bravi di Dorina, ma quando lei ha cantato l’ha fatto con l’anima, il sudore, il sangue. Per me è la Janis Joplin italiana. Creava attrito ad X Factor perché non è il fenomeno che puoi sfruttare e far diventare famosissimo in un attimo e poi essere sostituito e dimenticato nel giro di un anno come è nel dna di questi talent show. La longevità del suo modo di cantare sarà la sua arma vincente. È una ribelle, deve ancora maturare e dare il meglio di sé, ma è destinata a rimanere. È ancora mosto ma potrebbe diventare un buon vino friulano! Se fossi una cantante donna mi piacerebbe essere lei. So che sta preparando un album molto bello. La nostra è un’amicizia, oltre che una collaborazione».

 

Nello studio di Lucio Fabbri (violinista e polistrumentista che ha lavorato con De André e PFM tanto per fare due nomi di una lista lunghissima) Dorina ha registrato «Un’emozione da poco» della Oxa per la prima compilation di X Factor.

 

Dorina è un’artista vera: riesce a cantare generi diversi uscendone sempre alla grande. Ad X Factor è riuscita a non snaturarsi, ha portato se stessa, il rock, la genuinità, la sua stessa palese diffidenza iniziale verso il mondo della tv. Ha fatto in tempo anche a farsi apprezzare per il suo carattere, ruvido solo all’apparenza. Fosse per lei, non citerebbe neanche la sua partecipazione al talent-show, sentendosi completamente al di fuori di quel mondo. Ma quell’esperienza è stata importante, le ha permesso di mettere a fuoco ancora meglio la sua identità e quale sia la strada che NON vuole percorrere.

 

Per la realizzazione del suo album di debutto (tutt’ora in fase di gestazione) ha scelto una strada molto più difficile, lunga e tortuosa. Ha cominciato a lavorare ad un repertorio proprio, si è confrontata con alcuni possibili produttori come Paolo Benvegnù («si vede che è una ragazza pulita, genuina» ha detto di lei) e Marco Fasolo per scegliere poi di auto-prodursi con la collaborazione dell’etichetta di Vigevano, Niegazowana (in scuderia: Edda Rampoldi, Gionata Mirai, Lombroso, Toni Bruna…). Nel frattempo ha continuato l’attività live.

 

Nel 2011 ha suonato ad Ancona per un concerto sul tema “donna e passione”, poi in giro per l’Italia proponendo repertori schizofrenici di cover riarrangiate da lei e dalla sua ciurma, si è esibita al fianco di Omar Pedrini, a Brescia e alla Fenice di Venezia. Al Festival Internazionale di Musica e Cultura Celtica di Trieste Triskell esegue il brano “Alice” da lei stessa cantato nell’album “If it doesn’t last forever” dei Wooden Legs.

Nel corso dell’estate del 2011 il Radio Cuore Tour l’ha portata a Roma, Como, Rimini, Salerno, Arezzo… In questo periodo duetta con Omar Pedrini in alcune delle sue tappe live e al Friuli DOC; apre il concerto ad Enzo Gragnaniello; canta al Strongbow Gold Party organizzato da Massimo Tommassini; duetta con Pino Scotto; canta al White Show di Milano per la settimana della moda.

Collabora con Trieste is Rock, suonando in apertura al Light of Day Benefit Tour (nel 2010, 2011, 2012) e in apertura a Dana Fuchs assieme alla Mike Sponza Band sul palco di Piazza Unità a Trieste. Duetta con Pino Scotto durante il suo concerto al Teatro Miela di Trieste cantando un medley di “Long Live Rock’n’Roll” dei Rainbow e “Rock’n’Roll” dei Led Zeppelin. Interviene in duo acustico con Andrea Vittori al Trieste Calling The Boss portando “Blood Brothers” e “Land of Hope and Dreams”. Nello stesso anno duetta anche con Alejandro Escovedo durante il suo concerto in Piazza Verdi a Trieste.

Sia nel 2011 che nel 2012 ha rappresentato il Friuli Venezia Giulia al BIT di Milano; ha prestato la sua voce in alcuni brani dell’esordio de IlVocifero (progetto di Walter Somà e Aldo Romano, con ospiti come Edda Rampoldi e Gionata Mirai de Il Teatro degli Orrori in uscita per Niegazowana a fine 2013), ha duettato con Edda Rampoldi in occasione dell’esibizione triestina dell’ex frontman dei Ritmo Tribale.

Tra il 2012 e il 2013 ha partecipato alla compilation “Bless The Ladies” (Lademoto) curata dal soul singer Al Castellana ed il suo Soul Combo, con il brano “They Say I’m Different”, album distribuito anche in Giappone. «Dorina, talentuosa cantante e autrice, protagonista di X Factor un paio d’anni fa è un’artista poliedrica dotata di grande sensibilità musicale», commenta Castellana. Ha cantato nell’album “Munchies” dei Makako Jump la cover degli Aerosmith “Rag Doll”.

Sempre nel 2013, Dorina è stata la madrina del Festival di San Patrizio di Milano dove si è esibita la prima sera assieme ai Wooden Legs.

 

Elisa Russo, Giugno 2013

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