DORO GJAT E YANE AL TOTI DI SAN GIUSTO 10.08.23

Prosegue il festival del Polo Giovani Toti di San Giusto “PGT Summer Music” in Via del Castello 1, a ingresso libero. Giovedì una serata che i responsabili della direzione artistica Baya Rinchinova, Giulio Ladini, Federico Cherchi hanno intitolato “Perseidiselekta” protagonisti il rapper/ cantautore carnico Doro Gjat e l’asso dell’hip hop triestino Yane con The Animals Band. 

Aprono la serata alle 20.30 i triestini Piccolaggiunta, un trio alternative rock con brani originali per «esplorare le emozioni, le complesse sfaccettature della realtà, la libertà del grido». Lo compongono Massimo Capuzzo (chitarra e voce), Riccardo Percacci (basso, cori) e Federico Coslovich (batteria). Alle 21.30 il palco è tutto per Yane: «Mi accompagnano – racconta il rapper – The Animals, gruppo con me dalla scorsa estate: Andrea Bazzara al basso, Igor Ambrosino alla chitarra, Luca Zazzaron alla batteria e dj Noir. Il repertorio spazia tra brani vecchi e nuovi, stiamo lavorando con l’etichetta di Monfalcone B.Ent».  

Riccardo Civita, in arte Yane, classe ’87, ha all’attivo gli album “Bombhey” del 2017, “Animals” del 2014 e “Clandestino Mixtape” del 2011, visto anche in tv, a Italia’s Got Talent su Canale 5 (con gli Effetti Collaterali) nel 2013 e a X Factor nel 2014. Un artista hip hop a 360 gradi: è partito dal ballo (breaking) a inizio 2000 per poi esprimersi con i graffiti (writing) e oggi soprattutto con la musica rap. Racconta di essere rimasto folgorato dalla cultura hip hop quando tredicenne vedeva nel suo rione, Campi Elisi, e poi nelle altre periferie (Ponziana, San Giacomo) un sacco di ragazzini che giravano per strada con gli skate e le bombolette spray. Quando comincia con la breakdance interagisce con molti giovani della comunità serba: «Dicevo sempre “io no, questo non lo faccio, io no non vengo, io no, io no…” – ricorda -. Loro mi facevano il verso e quindi divento “Yane” che riprende il suono delle parole “io no” in serbo». Il rapper triestino negli anni ha aperto i live di personaggi storici del rap italiano: Kaos One, Colle Der Fomento, Bassi Maestro, Cor Veleno, Mondo Marcio, Ensi, Ghemon e il mese scorso si è tolto la grande soddisfazione di aprire per Salmo a Majano. 

Alle 22.45 la chiusura spetta a Luca Dorotea, Doro Gjat, perché negli anni Novanta ascoltava rap nella sua Tolmezzo ed erano “quattro gatti” a farlo: da lì nacquero i “gatti della Carnia” (Carnicats) e il suo soprannome (gjat, gatto). Dopo l’esperienza con il gruppo, Doro ha intrapreso la strada solista mantenendo la passione per l’hip hop, contaminandolo però con il cantautorato e ha pubblicato “Vai Fradi” nel 2015, “Orizzonti Verticali” (ReddArmy) nel 2018 e “Mondonuovo” (La Grande Onda) l’anno scorso, che gli è valso il “Premio Hip Hop MEI 2022”, conferito dal Meeting delle Etichette Indipendenti di Faenza. «Al Toti – anticipa Doro – saremo in duo, mi accompagna Luca Moreale, nella mia band da tempo immemore, è stato inoltre il sound engineer del mio ultimo disco e avrà il ruolo di polistrumentista e cantante». Il suo rap, aperto a molteplici influenze musicali, fa rivivere la tradizione della canzone d’autore italiana per la qualità dei testi e si distingue per l’ibridismo linguistico: Doro Gjat canta principalmente in italiano, ma con “iniezioni” di inglese e friulano. Al Toti, nel piazzale in cui è allestito il palco, ci sarà anche un punto ristoro gestito dallo staff del “Barakin” di San Giusto e un punto informativo con notizie sul mondo del lavoro e del volontariato. 

Elisa Russo, Il Piccolo 09 Agosto 2023

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