Droni: i consigli di Max Morelli (Liquidmedia)

«La drone-mania che è esplosa in Italia troverà nelle feste un momento di grande impulso, con decine di migliaia di piccoli dronimodelli che entreranno nelle nostre case come regalo natalizio», ha dichiarato Luciano Castro, presidente di Roma Drone Conference. «Si tratta di un regalo hi-tech, che potrà favorire la formazione tecnologica di bambini e ragazzi, anche in previsione di un futuro lavoro. Ma è necessario che i giovani neo-piloti conoscano le regole basilari del volo ed evitino comportamenti rischiosi o illegali. Perché volare con un drone resti un bel divertimento e non sia invece causa di danni o incidenti». Il triestino Max Morelli, titolare di liquidmedia.it, pilota drone riconosciuto da ENAC conferma che i droni saranno uno dei regali più in voga quest’anno, spiega: «Esistono droni dal costo di qualche centinaio di euro che permettono di divertirsi se usati con intelligenza e attenzione, la normativa sancisce però che un uso professionale richiede pratica, patentino ed assicurazione. In regione la scuola di volo Elifriulia è l’organizzazione preposta allo scopo. Per un uso ludico non professionale bisogna recarsi in zone non popolate o in campi volo. Un drone per volare richiede alle sue eliche un’elevata velocità di rotazione che mal si concilia con le nostre dita (se ne ricorderà bene Miguel Bosè), anche una caduta da qualche decina di metri può far molto male (500 grammi da 10 metri non è cosa da poco); se poi uniamo il fatto che effettuiamo riprese e foto che possano violare la privacy la cosa potrebbe finire in mano agli avvocati». Morelli fornisce alcuni preziosi suggerimenti per chi si trovasse sotto l’albero un drone: «è necessario iniziare con uno di piccole dimensioni, ricordiamo che secondo la normativa vigente è consentito l’uso dei droni senza patentino solo sotto i 300 grammi, altrimenti consultate il sito ENAC per conoscere le limitazioni d’uso e documentazione richiesta. Leggete bene il manuale di funzionamento e verificate gli aggiornamenti del software, verificate il livello di carica delle batterie, il funzionamento del radiocomando e la risposta del drone ai comandi impartiti». Continua Morelli: «Frequentate una scuola come Elifriulia per la nostra regione o chiedete consiglio ad un pilota esperto». E ancora, riassumendo le regole raccomandate dalla DJI Academy Italia: «… volare in campi da aeromodellismo autorizzati e attrezzati o, eventualmente, in aree libere da ostacoli, a bassa quota, senza sorvolare centri abitati o persone, lontano da aeroporti, linee elettriche, impianti industriali e strutture militari; subito dopo il decollo del drone, a bassa quota eseguire una prova di tutte le manovre per verificare che tutto sia efficiente; dopo ogni volo e soprattutto in caso di caduta, verificare sempre l’efficienza di ogni parte del drone». E infine: «si consiglia anche di stipulare una polizza assicurativa per attività aeromodellistica».

Elisa Russo, Il Piccolo 23 Dicembre 2015

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