EDITORS A GORIZIA 02.09.23

«Abbiamo avuto da subito un forte legame con l’Italia, fin dagli esordi. Sentiamo ogni volta la passione, l’intensità del pubblico»: gli Editors sono sempre stati molto apprezzati anche in Friuli Venezia Giulia, dove hanno già suonato negli anni (a Villa Manin in apertura ai R.E.M. nel 2008, al “No Borders” a Tarvisio nel 2017…), e sono entusiasti di tornare in un contesto speciale come quello di Gorizia. Il gruppo inglese è in concerto sabato alle 21 nel piazzale di Casa Rossa per l’evento promosso dal Gect Go in collaborazione con il Comune di Gorizia e Zenit, nell’ambito delle iniziative di avvicinamento a GO! 2025. Alle 19.30, il fenomeno indie rock pop sloveno Mrfy, da Novo Mesto, riscalderà l’atmosfera della prossima Capitale europea della cultura 2025, nella nuova location del grande parcheggio accanto all’ex valico di Casa Rossa. «Se vent’anni fa mi avessero detto – dichiara il frontman degli Editors, Tom Smith – che oggi saremmo stati ancora in circolazione, mi sarei stupito. Ne abbiamo passate tante assieme, ci sono stati cambiamenti ma nel complesso è stata una splendida avventura». Nati nel 2002 a Birmingham, il debutto discografico è del 2005, nella loro storia hanno venduto milioni di dischi, sono stati nominati ai Mercury Prize e ai Brit Awards. Indie rock, post punk, new wave, synth pop: la band britannica ha messo insieme tutto questo con personalità, in oltre vent’anni di carriera vissuti ad altissimi livelli. Un amore viscerale, il loro, per le tematiche e sonorità dark: «Spesso le persone conoscendomi mi dicono: scrivi canzoni tristi ma non sei un depresso. Tutti – prosegue Smith – abbiamo un lato oscuro, il mio lo esprimo nelle canzoni ma poi non è detto che uno sia sempre così malinconico anche nella vita». A Gorizia, oltre alle loro hit del passato, portano l’ultimo album, uscito l’anno scorso, “Ebm”: «Questo disco è molto diverso dal precedente, è totalmente figlio della pandemia: scriverlo per noi era una fuga dall’oscurità, ma al tempo stesso non riuscivamo ad immaginare un ritorno dal vivo, al mondo di prima. Certo lo sognavamo, ma non c’era nessuna certezza. Ha dato inizio a una nuova fase degli Editors». Si tratta del settimo lavoro in studio, uscito su Play It Again Sam, e segna l’ingresso ufficiale nella formazione capitanata da Smith, al quale si aggiungono Justin Lockey, Elliott Williams, Russell Leetch e Ed Lay, di Benjamin John Power in arte Blanck Mass, già membro del duo Fuck Buttons, dopo una collaborazione di oltre cinque anni che era culminata nella partecipazione come produttore aggiunto sul disco precedente “Violence” e nella pubblicazione di “The Blanck Mass Sessions”, contenente le versioni dei brani realizzate durante le sessioni di registrazione svolte insieme. L’album conferma la tendenza al cambiamento e alla ricerca sonora, a partire dal suo titolo: “Ebm”, infatti, non è solo l’acronimo di Editors e Blanck Mass, ma anche un riferimento voluto alla electronic body music, il sound nato negli anni Ottanta e che ha enormemente influenzato il nuovo materiale del gruppo, dove spiccano i synth industrial. L’ingresso di Power nella band ha significato inoltre che, per la prima volta nel percorso degli Editors, la scrittura dei brani non è partita da Smith: «L’innesto di Blanck Mass – conclude il cantante e chitarrista – è stato una botta di adrenalina nel nostro processo creativo. Le dinamiche cambiano inserendo un nuovo elemento ma è il segreto per evolversi, non diventare noiosi e stagnanti».

Elisa Russo, Il Piccolo 31 Agosto 2023 

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