ELSA MARTIN IN CONCERTO A MEDEA IL 19.06.22

La voce dei poeti, della musica e un confine più geografico che reale, in un territorio attraversato dalla grande Storia: nasce da qui la rassegna “Riflessi” da venerdì a domenica fra Cormòns, Gorizia, Medea. Organizza Connessioni-Circolo Mario Fain insieme a Circolo Controtempo, a cura di Eduardo Contizanetti e Pierluigi Pintar con il supporto dei poeti goriziani Tomada e Fierro. Venerdì, alle 19, il via nella Tenuta di Angoris a Cormòns, con lo scrittore Primož Sturman, alle 19.30 il concerto di Eleonora Bianchini voce e chitarra acustica. Sabato, nell’agriturismo Al Confine di Plessiva (Cormòns), alle 10 la poetessa Antonella Bukovaz e il trombettista Sandro Carta; alle 17, nel museo di Borgo Castello di Gorizia, il poeta Roberto Cogo e gli interventi musicali del violinista Felipe José Kopušar Prenz; alle 19, a Polje (Novali di Cormòns), il cantautore Piero Sidoti, con il nuovo album “Amore [fino a prova contraria]”, seguito dal poeta Maurizio Benedetti. In chiusura, domenica alle 5.30, l’evento speciale all’Ara Pacis Mundi di Medea con il reading di Andreina Trusgnach Cekova, poetessa e scrittrice della minoranza linguistica slovena, e il concerto all’alba della friulana Elsa Martin “Aurea Hora”, per voce sola.

«Sarà per me il primo concerto in questo orario inusuale – racconta Martin – in un luogo simbolico e molto evocativo per ciò che rappresenta, un monumento dedicato alla pace e a tutti i caduti, quindi è significativo trovarsi lì all’alba di un nuovo giorno. Cerco di tradurre con la mia esibizione quello che è un po’ il senso di questa rassegna: un incontro tra diversità che è un fattore di stimolo e di evoluzione, di condivisione. Farò una performance in acustico, in sintonia con l’ambiente, lasciando che la notte ceda il passo alla luce, con le persone che saliranno a piedi, in un abbraccio di suoni e di silenzi. Canterò del materiale improvvisato e altri brani che fanno parte di diverse tradizioni anche molto lontane con sonorità antiche, arcaiche».

Elsa Martin, cresciuta a Tolmezzo, ora vive a Mereto di Tomba, 5 dischi all’attivo, diversi premi (Parodi, Bindi, D’Aponte, spesso finalista al Tenco), con la sua arte valorizza il friulano e i poeti di questa terra (Pasolini e non solo): «C’è sempre stata – prosegue – un’affezione per i suoni della mia lingua, è proprio un aspetto squisitamente musicale prima che di appartenenza e di identità rispetto a un territorio. Poter lavorare con il friulano è stimolante perché ha un valore metalinguistico, si può, attraverso questi suoni, evocare anche senza dire. Negli ultimi anni c’è stato il desiderio di far dialogare la musica con la poesia, che ha questa capacità evocativa oltre il significato delle parole e dunque la ricerca si concentra sul voler far danzare insieme queste due arti. Nei miei lavori, spesso insieme a Stefano Battaglia, magnifico pianista improvvisatore, c’è un omaggio a Pasolini e poi un altro dedicato a vari poeti friulani (Tavan, Cantarutti, Giacomini, Pierluigi Cappello che ebbi la fortuna di conoscere…)». E il 25 luglio Martin sarà al Mittelfest con lo spettacolo “Rosada!” con la regia di Gioia Battista, le musiche di Giulio Favero e l’ospite speciale Paolo Fresu. 

Elisa Russo, Il Messaggero Veneto 18 Giugno 2022

Articoli consigliati