Ethno Histeria World Orchestra 01.08.22 Barcola

Un progetto internazionale che riunisce cento poliedrici musicisti da tutto il mondo: dopo un’intensa settimana di studio, di ascolto reciproco e di creazione collettiva tra i vigneti dell’Istria, Ethno Histeria World Orchestra è pronta per una lunga tournée che tocca Trieste lunedì alle 20.30, nel cortile dell’Associazione slovena SKD Barkovlje in Via Bonafata 6 a Barcola o, in caso di maltempo, al Teatro Comunale France Prešeren di Bagnoli della Rosandra. L’evento nasce dalla collaborazione tra Zveza slovenskih kulturnih društev – Unione dei Circoli Culturali Sloveni e Hangar Teatri e rientra nel cartellone di Trieste Estate, fa parte inoltre del progetto GO!2025 con Gocce di cultura, finanziato dalla Regione. L’ingresso è gratuito fino a esaurimento posti, si consiglia di posteggiare al Park Bovedo.

Ethno Histeria World Orchestra, guidata da un gruppo di esperti, suona senza partiture, creando ogni volta nuove dinamiche attraverso l’improvvisazione, proponendo una serie di brani musicali multietnici, arricchiti dalle sonorità tipiche locali di ogni musicista, dall’America Latina, attraverso l’Istria, la Scandinavia fino al Medio Oriente. «L’Orchestra è molto particolare – racconta Marko dei Circoli Sloveni – ognuno suona il proprio strumento, si mescolano suoni diversi, nasce dall’incontro umano di musicisti che pescano in un grosso bagaglio musicale, partono da una melodia e ognuno la interpreta, sembra facile ma mettere insieme tanti elementi e voci, con colori diversi, da un banjo a una balalaica, a una chitarra e un violino non lo è, il risultato è davvero sorprendente, è evidente che si divertono e questa gioia viene trasmessa al pubblico. A volte si capiscono da uno sguardo, una magia possibile solo quando ami ciò che fai. La partitura non la eseguono, perché la vivono. La carica e l’energia sprigionata è dirompente».    

Ethno Histeria World Orchestra festeggia così i suoi vent’anni di vita in una lunga tournée in Slovenia che la vedrà ospite in diverse rassegne, esibendosi in vari contesti dai centri urbani, ai borghi, alle carceri e in tanti altri luoghi; il tour si concluderà con un’esibizione spettacolare al famoso Floating Castle Festival 2022. Questo sarà l’ultimo spettacolo perché alla fine del tour l’Orchestra si scioglierà. «Sono come le falene, o le rondini – continua Marko – si riuniscono, poi ognuno ritorna ai suoi progetti e poi l’anno successivo si riformano e si ritrovano per fare un’altra serie di concerti che culminano nel Floating Castle». «Con Hangar Teatri – conclude – collaboriamo da anni, ci siamo un po’ bloccati col covid ma quest’inverno abbiamo ricominciato a fare delle produzioni insieme, ripromettendoci di trovare un’altra possibilità in estate. Siamo orgogliosi di essere riusciti a imbastire questa co-produzione e spero si possa proficuamente andare avanti nella prossima stagione. Assieme scoviamo gemme al di fuori dei canali classici e ci piace arrivare a persone nuove e far conoscere nuovi stili e creatività, a volte si tende troppo a ripetersi per andare sul sicuro, riproporre quello che già si sa funziona, ma è bello invece prendersi il rischio di percorrere strade diverse, dove si cela la qualità».  

Elisa Russo, Il Piccolo 01 Agosto 2022  

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