“Laquinta”, è l’ambizioso ma riuscito omaggio a Ludwig van Beethoven in occasione dei 250 anni dalla sua nascita. Lo firmano i Frame, nati dall’incontro del virtuoso della chitarra triestino Maurizio Vercon con Francesco Pisana (torinese con importanti collaborazioni al fianco di big della musica italiana come Lucio Dalla, Fiorella Mannoia, Dolcenera, Elio e le Storie Tese), alla batteria si aggiunge, da Sanremo, Ramon Rossi (Shel Shapiro, Glenn Hughes, Ron…). L’inizio della Quinta Sinfonia è senza dubbio il frammento musicale più conosciuto dell’intero repertorio del grande compositore e va al di là di ogni barriera culturale, simbolo e modello di pensiero libero per molti artisti. Sicuramente altri prima dei Frame hanno creato versioni della Sinfonia n° 5, che è passata per arrangiamenti jazz, pop e rock, loro invece hanno scelto di ricreare quasi fedelmente tutta l’orchestrazione principale, senza snaturare l’identità della composizione e rendendo identificabili tutti gli strumenti: un mercato a cielo aperto di suoni e colori, con un groove potente. “Laquinta” (Aereostella), singolo in uscita l’11 dicembre su tutti gli store digitali, anticipa l’arrivo a gennaio del doppio cd “Classic Storm” che conterrà sei brani strumentali inediti e sei rivisitazioni di grandi compositori classici tra i quali Beethoven, Bach, Mozart; in arrivo anche un videoclip girato a Trieste. «Beethoven – si legge nelle note di presentazione – lo troviamo nelle arti figurative e perfino nei fumetti: la commovente ostinazione di Schroeder nel difendersi da Lucy nei “Peanuts” di Charles Schulz è memorabile. Diventa icona della pop art con Andy Warhol e in “Arancia Meccanica” di Stanley Kubrick il protagonista ne è talmente succube da essere colto da raptus violenti all’ascolto della sua musica».
Vercon, oltre che chitarrista, è anche arrangiatore e produttore, nella sua lunga carriera conta collaborazioni con Frank Gambale (Chick Corea), Luca Colombo (Ramazzotti, Nek), Maurizio Solieri e Andrea Innesto (Vasco Rossi), Max Gelsi e Andrea Fontana (Elisa, Tiziano Ferro), Ricky Portera (Dalla, Stadio, Bertè); con il discografico Beppe Aleo ha pubblicato tre cd e due compilation Rai. Ha partecipato a progetti internazionali come il tribute “The Elton Show”, che comprendeva musicisti sparsi in tutto il mondo (tra cui Charlie Morgan, batterista di Elton John). Le sue radici sono però a Trieste: «In fondo ho suonato anche con le Mitiche Pirie» gli piace ricordare. E dovendo riassumere il suo percorso include diversi nomi della musica cittadina: «Ho una lista troppo lunga, ma voglio ricordare Giorgio Argentin (papà di Dorina), con Edda. Insieme a loro ho progredito moltissimo. Nicola Ardessi, mio primo produttore, senza di lui non parlerei nemmeno di carriera. Poi Leonzini, Muscovi, Valdemarin, Sopracasa e la mia famiglia…». Fruttuosa l’attuale collaborazione con il polistrumentista torinese Pisana: «Bravissimo musicista oltre che una splendida persona – prosegue -, da quando l’ho conosciuto abbiamo lavorato tantissimo. Dall’altra estate sono entrato nella band di Turato (ex voce dei Nomadi) e abbiamo iniziato la scrittura del disco “La Festa” uscito con edizioni Aereostella in aprile. Nello stesso periodo abbiamo fatto due singoli di Franco Zulian, due con Sara Cicognani e molti altri. È stato proprio Francesco a propormi l’idea di non scomparire come musicisti al servizio di altri, ma di fare anche canzoni a mio nome per proseguire, insieme alle altre cose, con inediti».
Elisa Russo, Il Piccolo 06 Dicembre 2020