«Due lati quasi contrapposti convivono in me, vado matta per la musica ma anche per la giustizia, sono iscritta a Giurisprudenza all’Università di Trieste e sogno di diventare un avvocato, aprire uno studio e difendere i più deboli»: è piena di entusiasmo e interessi la monfalconese (residente a Staranzano) Francesca Rachele Galioto, classe 2003. In arte semplicemente Rachele, ha pubblicato alcuni singoli (coinvolgendo anche musicisti noti come Paolo Muscovi, Daniele Dibiaggio, Matteo Antoni, Carlo Rota, con il mastering di Aljosa Gergolet) e sta ora lavorando ad altri inediti; ha partecipato a diversi talent locali (ha vinto il Turiac The Voice, finalista al Monfalcone Talent Show, terza al Festival de la Mularia Bisiaca), si è esibita in apertura dei Nomadi e di Tish, è stata ospite al Congresso Nazionale del SITO al Teatro Verdi di Trieste, collabora con il Centro Giovani di Monfalcone come intervistatrice nel progetto “Innovation Podcast”.
«Ho cominciato da piccola – racconta – con il coro della scuola, dai 12 anni ho studiato da solista canto e chitarra. Mio papà mi faceva ascoltare i cd di Celentano, Battisti, De André, e ho un ricordo bellissimo dei miei vicini di casa che avevano un giradischi su cui suonavano i vinili di Gino Paoli e simili. Poi da adolescente mi ha folgorata Mika, mi rivedevo molto in lui, nella sua adolescenza difficile, mi ritrovavo nei suoi testi. È stato fonte di ispirazione.
La sua prima esibizione in pubblico?
“Il mio canto libero” di Battisti al saggio di canto con la scuola di musica, e nonostante l’emozione mi sono accorta da subito quanto quello fosse il mio posto. Il palco è la mia comfort zone, lì riesco a parlare e a esprimermi al meglio, mi sento a casa, a mio agio.
Tra le esperienze musicali accumulate quali ricorda con più piacere?
Il terzo posto al concorso nazionale Giulietta Loves Romeo con “Sono solo citazioni (per dirti I love you)” brano molto importante per me. E poi l’apertura del concerto dei Nomadi nel 2019 con i miei brani, e quello di Tish. In generale mi dà soddisfazione che mi chiamino associazioni benefiche per cantare o presentare i loro eventi, mi gratifica perché mi batto per chi soffre, per i più deboli, sono molto empatica e poter aiutare anche facendo quello che mi piace è appagante.
Quando ha cominciato a scrivere canzoni?
Circa quattro anni fa, con la prima canzone “Due note blu” che ha avuto feedback positivi così ho continuato ed è arrivata “Sono solo citazioni”, scritta citando i titoli delle canzoni di Cremonini. Mi ispiro a lui perché credo riesca a esprimere in un modo unico e dolce quello che sente, uscendo al tempo stesso dagli schemi. Poi ho inciso “Joker”, uno sfogo, mi sono immaginata Harley Quinn che vede Joker e gli dice che non è più sua, l’ho rappresentata come una donna che ormai è emancipata, “la regina di cuori questa volta non sarà con te, hai aspettato troppo”.
Ha pubblicato altri brani?
Durante il lockdown avevo partecipato alla compilation “Io canto da casa” del Centro Giovani di Monfalcone con i brani “Ciao, come stai” e poi “Ora Dove sei” in duetto con il rapper Maxim, dove due stili diversi si sono incontrati, ne sono molto contenta.
Mai pensato di partecipare a un talent televisivo?
Avevo provato Amici, ma ero ancora piccolina, non sono stata presa. Lì però viene tutto molto spettacolarizzato, si punta più a chi fa audience che non al talento. Da questo punto di vista X Factor mi sembra più corretto. Personalmente, però, sto puntando più a costruirmi un’audience, una community. Voglio che le persone mi seguano per quello che sono e faccio e pubblico, non per quanto scalpore puoi fare chiusa in una casetta e ripresa 24 su 24.
Sta mettendo a fuoco il suo repertorio?
Sì, e anche la mia identità artistica. Sto recuperando vecchie canzoni, cercando di riarrangiarle, le sto rivedendo molto, voglio cominciare a lavorare su di me e sul mio stile, sperimentare tantissimo per scoprire quale sia il mio stile “definitivo” anche se è sempre una continua evoluzione, a esibirmi in giro, alla scoperta di me stessa e dei miei testi per essere pronta a tutto. Dal vivo sono da sola o con una pianista molto brava, Marta Chiusso, che sta studiando al conservatorio di Trieste, ho fatto diverse serate con lei.
Cos’altro la impegna?
Nel 2020 al Centro Giovani è nato “Innovation Podcast” nel quale io curo la rubrica “Quattro chiacchere con”, mi occupo di cultura, arte, musica mi piace molto intervistare le persone. Ogni settimana ci incontriamo per sviluppare idee, ora anche con “Innovation Podcast Academy” con Igor Damilano che ci sta insegnando molte cose, è davvero stimolante.
Che cosa legge?
Sono una lettrice di libri gialli, adesso mi piacciono tantissimo quelli di Salvo Toscano che trattano le storie dei Fratelli Corsaro, un giornalista e un avvocato che indagano su omicidi. Mi piacciono anche le serie tv gialle/thriller, a casa mia non manca mai “Il commissario Montalbano”.
BIOGRAFIA
Francesca Rachele Galioto, nata nel 2003 a Monfalcone, genitori palermitani (il papà si trasferì in regione per lavorare alla Fincantieri) è studentessa, cantautrice, presentatrice. In arte Rachele, come cantante partecipa a diversi concorsi (semifinalista a Una voce per l’Europa e FestivalShow, terzo posto al Giulietta Loves Romeo su Canale Italia 84). Attualmente studia canto all’Accademia Musicale Lizard, pianoforte, e sta lavorando sui suoi inediti.
Elisa Russo, Il Piccolo 19 Novembre 2022
