Nella puntata di X Factor andata in onda giovedì su Sky, la triestina Gaya Misrachi si è esibita nel programma, grazie ad un ripescaggio del suo caposquadra Elio. Si è contesa l’ambito posto nel talent con Michele (il concorrente scelto da Simona Ventura), Alessandro (nella squadra di Morgan) e gli Up3side (ripescati da Arisa); purtroppo non è riuscita a vincere la sfida. 

Solo 600 secondi per esibirsi ed essere votati: per la sezione “Gruppi” i napoletani Up3side hanno interpretato «Svalutation», Alessandro 20 anni milanese di papà egiziano per gli “Uomini Under 24” ha cantato «Master Blaster», Gaya “Donne per la categoria Under 24” ha cantato «Run baby run» ed infine Michele, già web star in Tailandia, ha proposto «Somebody to love» per la categoria “Over 25”.

I giudici hanno lanciato slogan per i loro protetti (Elio: «Votate Gaya perché è il personaggio discograficamente più interessante») e il pubblico ha votato: velocemente e con ritmi televisivi serrati è entrato ad X Factor 6 Alessandro Mahmoud. Senza grandi sorprese, giacché in rete si vociferava fosse in assoluto vantaggio rispetto agli altri concorrenti.

L’esibizione di Gaya è preceduta dalla messa in onda di un breve clip che la presenta come una ragazza che «Ha 18 anni e arriva da Trieste, quello che più colpisce di lei sono i suoi grandi occhi color di ghiaccio, che forse nascondono inquietudine. Le sue incertezze esistenziali arricchiscono il suo fascino insieme a quella sua aria snob e un po’ discola». Di presenza e carisma ne ha in abbondanza, il fisico per diventare una pop star non le manca. Giocarsi un’occasione così importante in pochi secondi, le mette addosso un carico di stress notevole che forse non le permette di cantare al meglio il celebre singolo di Sheryl Crow; «Run Baby Run» sarà comunque di buon auspicio per la giovane triestina che può muovere i prossimi passi del suo luminoso sentiero musicale con questa esperienza importante in curriculum. Dalla sua pagina Facebook Gaya saluta fan e amici con le parole: «Ho fatto quello che potevo, grazie per il sostegno».

 

Elisa Russo, Il Piccolo 27 Ottobre 2012 

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