«È il mio primo concerto a Trieste in assoluto e credo sia il terzo in Friuli in tanti anni, per cui non vedo l’ora»: al cantautore Giovanni Truppi il compito di inaugurare la rassegna “Decameron Miela” oggi alle 21.30 (prenotazione obbligatoria). Il cantautore nato a Napoli nel 1981 ha caricato il suo piano smontabile su un camper per un “Viaggio ai margini dell’Italia” lungo il perimetro delle coste italiane da Ventimiglia a Trieste, che diventerà anche un reportage d’autore per il mensile Linus: «È stata un’esperienza bellissima – spiega – e la musica è stata una buona scusa che mi ha permesso di compiere questo viaggio un po’ mitologico ad ubriacarmi di luoghi. Ho trovato un’Italia con facce molto diverse tra loro. Interessante, affascinante, inaspettata – soprattutto in questa ultima parte del viaggio da Ravenna in su perché ho visitato posti che conoscevo pochissimo. Un’Italia, nonostante tutto quello che ha subito negli ultimi decenni, piena di natura. Rispetto ai concerti, sto facendo un’esperienza (il live in solo) che non mi è nuova e sono abituato all’emozione che si sta creando in queste occasioni: a parte le foto distanziati e il non potersi abbracciare non è cambiato molto». Originale cantastorie itinerante, i suoi brani sono stati impiegati da cinema, teatro e tv ed è uno dei più quotati della scena indipendente italiana.
«Purtroppo – continua – mi è capitato di essere a Trieste sempre solo di passaggio, mi fa quindi molto piacere il fatto che avrò l’occasione, anche per il reportage che sto facendo, di visitarla. È da un po’ di anni che parallelamente ai concerti con la mia band porto avanti anche un’attività in solo, per me le due dimensioni si completano e con il pianoforte ho più margine per esprimere l’aspetto più teatrale ed emotivo della mia scrittura. Il concerto è un mini compendio di quello che ho fatto in questi dieci anni». Nell’ultimo ep “Cinque” ha mescolato musica, ottime collaborazioni e fumetti, ora sta già pensando a un seguito all’album “Poesia e Civiltà”. «Credo che passeremo ancora dei mesi molto impegnativi – conclude – e che probabilmente il periodo da qui alla fine dell’anno sarà quello più difficile per il nostro settore».
Elisa Russo, Il Piccolo 5 Settembre 2020