L’ex bassista e cantante dei Deep Purple Glenn Hughes, la band simbolo del blues inglese Dr. Feelgood e il fenomeno della chitarra Eric Gales: tre nomi stellari si aggiungono al cartellone della 27esima edizione del Pordenone Blues Festival, nella serata di venerdì 6 luglio al Parco San Valentino. Il festival si inaugura lunedì 2 luglio con l’unica data italiana di Sweet Soul Music Revue, il 3 spazio all’International Music Market e all’European Blues Contest con Nick The Nightfly, il 4 Blues on the Roads (oltre 20 concerti, dj set, spettacoli nei locali del centro), il 5 Anastacia e Roosevelt Collier, la chiusura il 7 con Level 42, Lee Fields&The Expressions e Watermelon Slim.
Hughes, conosciuto da milioni di fan come «The Voice of Rock» e inserito nel 2016 tra i grandi della Rock and Roll Hall of Fame, sarà in tour mondiale con il concerto evento «Classic Deep Purple Live». I pionieri dell’heavy metal fecero un salto di qualità quando, nel 1973, l’allora ventenne Glenn entrò nella band come bassista e co-vocalist (con David Coverdale) contribuendo a indirizzarli verso il rock progressivo di album come «Burn», «Stormbringer», «Come Taste the Band». Il suo debutto solista «Play Me Out» del 1977 ha preceduto i successivi dischi realizzati con i Black Sabbath e con Gary Moore. Gli ultimi 25 anni hanno visto un’ondata di lavori da solista e collaborazioni per Voice of Rock tra cui la hit «America: What Time Is Love?» con i KLF e quattro album acclamati dalla critica, pubblicati tra il 2010 e il 2018 con il super gruppo Black Country Communion con Joe Bonamassa, Jason Bonham e Derek Sherinian. Lo spettacolo proposto al Pordenone Blues includerà i classici dei Deep Purple: «Burn», «Stormbringer», «Might Just Take Your Life», «Highway Star», «Smoke on the Water» e «Mistreated», solo per citarne alcuni, oltre a brani precedentemente mai eseguiti dal vivo con la line-up originale Mk III. Oltre a Glenn, voce solista e basso, la band è completata da Soren Andersen alla chitarra, Jesper Bo Hansen alle tastiere e Fer Escobedo alla batteria.
Il concerto dei Dr. Feelgood è uno dei più popolari spettacoli di rhythm and blues al mondo. Nati nei primi anni ‘70 a Canvey Island, nell’Essex, numero uno delle classifiche del Regno Unito con l’album «Stupidity» del 1976, un successo a livello mondiale con una serie di singoli tra cui «Milk and Alcohol», «Roxette», «Back in the Night», «Down at the Doctors», «She Does It Right», «Going Back Home» e «See You Later Alligator», primo disco d’oro. L’attuale line up comprende la sezione ritmica di Kevin Morris alla batteria e Phil Mitchell al basso, Steve Walwyn alla chitarra e il vocalist Robert Kane (ex degli Animals).
Di Eric Gales i colleghi dicono: «uno dei migliori, se non il miglior chitarrista al mondo» (Joe Bonamassa); «assolutamente incredibile» (Carlos Santana); «potrebbe essere il miglior chitarrista elettrico sulla terra» (Mark Tremonti). Un talento innato che muove i primi passi nel blues e nel rock a soli 4 anni. Le sue influenze vanno dal gospel al rock, dal funk al blues con idoli dichiarati Albert King, Robin Trower, John Lee Hooker, Hendrix, Eric Johnson. A 16 anni firma il suo primo contratto discografico e nello stesso anno il sondaggio del Guitar World Magazine lo vota come “miglior nuovo talento”. Una carriera sempre in ascesa, con ben 14 album alle spalle: non c’è da meravigliarsi se artisti del calibro di Carlos Santana, Mick Jagger, Keith Richards e Eric Clapton hanno manifestato grande stima nei suoi confronti. A Pordenone presenta il suo quindicesimo album «Middle Of The Road», uscito nel 2017, che vede la partecipazione di Lauryn Hill, Gary Clark Jr., Eugene Gales, LaDonna Gales, Lance Lopez, Raphael Saadiq e Christone “Kingfish” Ingram.
Elisa Russo, Il Piccolo 3 Giugno 2018