GOGOL BORDELLO AL MEDIAPARK DI LUBIANA

Tutto esaurito al Mediapark di Lubiana per il gruppo live più eccitante del momento: i Gogol Bordello. Molti senza biglietto sono rimasti fuori. Il carismatico leader della band, Eugene Hutz, ucraino trapiantato a New York, è l’anti-star per eccellenza. Anche adesso che ha suonato con Madonna al «Live Earth» e lei l’ha voluto come protagonista del suo primo film da regista (era già apparso sul grande schermo con «Ogni Cosa è Illuminata»). Anche adesso che gli stilisti italiani se lo contendono, Hutz vagabonda tra le pozzanghere vestito come uno zingaro e scatta le foto con i fans prima del concerto. Fisico asciutto e scolpito, capelli spettinati, baffi a manubrio («Un uomo senza baffi è come una donna con i baffi» è il suo motto): è un personaggio davvero cinematografico. L’atmosfera del Mediapark è incandescente: non capita spesso di vedere un pubblico così compatto e unanime. Due ore di concerto, senza mai un calo di tensione. Hutz e soci hanno una scorta inesauribile di energia, una vitalità senza tregua. Il pubblico ripaga con la stessa moneta: ballando, saltando, sudando e urlando fino all’ultimo. Non ci sono barriere, i musicisti toccano il pubblico, è un tripudio di mani e contatto fisico continuo. Hutz “benedisce” i temerari delle prime file con il suo sudore e con il vino (alla fine ne verserà un intero secchio!). Band fracassona e stravagante, i Gogol Bordello miscelano folk e punk, musica balcanica e cabaret brechtiano, Giamaica e Taranta, violini zigani e chitarre distorte, ritmi arabi, Emir Kusturica e Goran Bregovic, Ennio Morricone e Nino Rota, Tom Waits, Clash, Mano Negra, Fugazi, Nick Cave&The Bad Seeds. Ciò che li rende unici è l’urgenza punk, una tensione fisica esplosiva. La scaletta pesca soprattutto dagli ultimi cd. Da «Super Taranta!»: «Wonderlust King», «American Wedding», «Alcohol»; da «Gypsy Punks: Underdog World Strike»: «I Would Never Wanna Be Young Again», «Start Wearing Purple», «Think Locally Fuck Globally». Per i fans di Hutz, imperdibile il documentario «The Pied Piper of Hutzovina». La regista Pavla Fleischer lo presenterà al cinema Ariston di Trieste il 10 maggio, nell’ambito del NodoDocFest.

Elisa Russo, Il Piccolo 13 Aprile 2008

Articoli consigliati