I Gonzales sono una band formata dal triestino Markey Moon (già chitarrista dei Cosmogringos), assieme ai musicisti veneti Pam Christensen, B. e Mark Simon Hell. Il loro primo album, intitolato «Hell Drive» (Kornalcielo Records e 8 Records), è una miscela di intenso punk’n’roll influenzato da southern rock, garage e punk. L’anno scorso il batterista originario ha lasciato la band ed è entrato in formazione il triestino Marco Boncompagno, in arte Malcolm B. Cobra. Recente è l’uscita di uno split ep condiviso con i milanesi Drop The I. A febbraio comincia una tournée che li porterà anche fuori dai confini nazionali.
«Sono entrato nei Gonzales ad aprile 2006», dice Boncompagno. «Faccio parte anche di altre band, tra cui i Meat Torpedoes, che fanno hard rock classico. Ho sempre suonato “dritto” perché ho ascoltato molto batteristi come John Bonham e Dave Grohl. I riferimenti più diretti dei Gonzales sono Turbonegro, The Stooges, Hellacopter, Motörhead. Mi sono dovuto confrontare con qualcosa di diverso, sono diventato più veloce, un po’meno melodico. È stata una sfida che mi ha portato a migliorare, e ancora sto lavorando».
Come è nata la collaborazione con i Drop The I?
«Dopo le recensioni positive di “Hell Drive”, c’era il desiderio di pubblicare qualcosa a breve. Anche per avere un’uscita ufficiale con me alla batteria. È nata questa collaborazione che ha visto la partecipazione di tante etichette indipendenti, è stata un’ottima esperienza. Ci sono due nuovi pezzi: “Heaven gone wrong” e “Fiesta”. L’uscita in vinile, con la copertina ideata dal nostro chitarrista ne fa un oggetto da collezione! Finite queste copie, faremo un ristampa in cd, magari con qualche altro pezzo da “Hell Drive”. L’idea è quella di metterci poi a lavorare ad un secondo album da paura!».
La situazione musicale a Trieste?
«Sono ottimista. Essendo una città molto chiusa in provincia, c’è un grande spirito di rivalsa. Qua puoi fare bene le cose, ai tuoi tempi, senza frenesia. Suonare è una cosa seria, richiede tempo, costanza, è anche una spesa economica. Ma quando sei sul palco ti ripaga di tutto. Non mancano certo i talenti, semmai è carente l’organizzazione. Adesso sta venendo fuori qualcosa. Zombies Video, Francesco Valente, Sinestesia, Zakkaman, Makako Jump, Ttrabant, Gruppo Tetris, Abba Zabba, Fuel From Hell… Sono generazioni che non hanno trovato niente di pronto ma che hanno costruito qualcosa».
Elisa Russo, Il Piccolo 02 Febbraio 2007