GONZALES: ULTIMA INTERVISTA PER L’ULTIMO CONCERTO! (24.01.14)

Venerdì 24 Gennaio 2014 alle 22, i triestini Gonzales suonano al Tetris. Nome storico del rock’n’roll locale, sono in pista da dieci anni. Una carriera in crescita, un gruppo affiatato di amici che sembrano divertirsi molto sul palco, un pubblico fedele e sempre più numeroso, sold out garantito a Trieste e alle spalle tante date in Italia e all’estero; all’attivo due cd, un ep del 2012, diversi split. Insomma, nessuno si sarebbe aspettato che la band annunciasse su Facebook che questo concerto sarà l’ultimo. Un’occasione imperdibile, quindi, per vedere sul palco Tilen Durden alla voce, Markey Moon al basso e voce, Mark Simon Hell alla chitarra, Ilija Riffmeister alla chitarra e cori, e Malcolm B.Cobra alla batteria e cori. I cinque non vogliono sbilanciarsi sul futuro, ma sembra trapelare la notizia che i Gonzales moriranno per far nascere una nuova creatura. Spiega Markey Moon: «Tutte le cose fanno il loro corso e prima o poi devono finire. Abbiamo sentito in maniera molto naturale che questo era il momento giusto per chiudere l’esperienza Gonzales nel migliore dei modi possibili. Ma suonare crea una certa dipendenza con gravi crisi d’astinenza. E infatti non riusciremo a stare a lungo con le mani in mano! Se siete interessati, restate sintonizzati, qualcosa a breve succederà!».

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Un bilancio sulla vostra carriera?

«I Gonzales sono stati un punto fisso per talmente tanti anni della nostra vita, che è impossibile descrivere in breve quello che hanno significato per noi», commenta Malcolm B.Cobra. «Assieme ne abbiamo passate veramente tante. Ci sono stati momenti esilaranti e momenti più pesanti, fatica, divertimento, frustrazione e tutte le altre cose che possono capitare a una persona in quasi dieci anni di esistenza. Personalmente non riesco a prendere l’esperienza Gonzales da sola e analizzarla separatamente da tutto quello che mi è capitato da quando ci sono entrato otto anni fa, anche perché a un certo punto il gruppo diventa la tua quotidianità e andare a prove o ai concerti è come stare con la tua famiglia, con tutti i pro e i contro del caso. Le soddisfazioni sono state molte, le frustrazioni forse anche di più: credo che la più grande vittoria sia che nessuno di noi abbia perso la passione e la determinazione nei confronti della musica. Sono stati anni faticosi ma stupendi: non li avessimo passati non saremmo le persone che siamo oggi».

Nel 2013, due concerti particolarmente significativi per voi: quello con i Quireboys al Miela e poi quello a Padriciano in chiusura del Trieste Rock City Fest.

«Sono state due esperienze importanti in maniera diversa. Nel caso del conceto coi Quireboys il perché è scontato. L’esperienza del Trieste Rock City Fest, invece, è stata l’occasione per organizzare un grande evento in città che ruotasse esclusivamente attorno al rock’n’roll; diciamo che il successo della cosa ci ha aperto gli occhi sul fatto che questo tipo di eventi, se organizzati bene, funzionano e sono veramente divertenti. È stata una soddisfazione enorme, e un’esperienza che tenteremo di ripetere».    

Che rapporto avete con Trieste e la sua scena musicale?

«Siamo molto legati ad alcune realtà locali: il gruppo di lavoro del Rock City Fest è stato eccezionale. Tetris continua a lavorare benissimo, Trieste is Rock sta portando cose che anni fa sarebbero state impensabili; inoltre i rapporti fra molte delle band locali sono ottimi e c’è un bello scambio. Rispetto a 10 anni fa Trieste la vedo benissimo: ci stiamo svecchiando ed è un bene. Vedo sempre più gruppi uscire da qui e la qualità cresce di giorno in giorno. Diciamo che la situazione fa sperare molto bene».   

 

Elisa Russo, Il Piccolo 24 Gennaio 2014

Il Piccolo Trieste - 24.01.2014
 

I Gonzales di oggi che consiglio darebbero ai Gonzales degli esordi?

(Giampi): Passate più tempo in sala prove, lavorate sul sound e soprattutto: imparate a suonare a tempo!
(Bonko): Come sopra ma in ginocchio sui ceci.

 

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