«Accetto sempre di collaborare con musicisti che mi propongono musica che mi ispira e mi mette alla prova, amo le situazioni artistiche in cui sono stimolato a formulare nuovi pensieri e risposte»: così il sassofonista americano Greg Osby, presenza formidabile della scena jazzistica internazionale degli ultimi quarant’anni, sintetizza il suo sodalizio musicale con Florian Arbenz e Arno Krijger. Il trio è in Italia per alcune date e martedì alle 20.15 suona al Knulp di via della Madonna del mare 7/a, nella quattordicesima stagione della rassegna del Circolo del Jazz Thelonious.
«Questa nuovissima collaborazione transcontinentale – spiegano gli organizzatori – unisce l’acclamato batterista svizzero Arbenz, il sensazionale mago olandese dell’organo hammond Krijger e la leggenda statunitense del sax Osby». Greg Osby, secondo il New York Times uno dei “pensatori musicali più provocatori della sua generazione”, dopo il trasferimento a New York nel 1982 è stato subito notato e sostenuto da maestri come Jack DeJohnette, Andrew Hill, Herbie Hancock, Muhal Richard Abrams, condividendo le idee e lo slancio vitale del primo collettivo M-base, a fianco di Steve Coleman, Geri Allen, Gary Thomas. Il suo stile post-Charlie Parker, angoloso, affilato, privo di enfasi sentimentale, ben rappresenta le tensioni urbane della comunità nera di stanza a Brooklyn. Florian Arbenz ha collaborato per la prima volta con Osby nel 1998 e, anche se il rapporto professionale dura nel tempo, questo è il loro primo progetto insieme con un organo hammond. È considerato uno tra i migliori batteristi europei, che si distingue per brillantezza tecnica e passione controllata, conosciuto per il suo lavoro con il trio svizzero Vein, ha registrato dischi ed effettuato tournée con moltissimi musicisti di primo piano della scena jazzistica mondiale: Liebman, Maupin, Sheppard, Puschnig… Non solo jazz nella carriera di Arno Krijger, ma anche il pop, il funky e la musica alternativa. Molto richiesto come sideman, lo si ritrova in numerosi dischi di musicisti di ogni genere. Dal punto di vista dello stile, Larry Young e Larry Goldings hanno avuto una grande influenza nel suo modo di suonare. L’evento è in collaborazione con il bar-libreria Knulp, l’ingresso (15 euro) è gratuito per i soci del Circolo del Jazz Thelonious. Info e prenotazioni: 3200480460 – thelonious.trieste@gmail.com
Elisa Russo, Il Piccolo 14 Novembre 2023
