«”I punks tal Friûl” è un work in progress, aperto a tutti i musicisti e le band che vogliono fare rumore e scrivere musica dando libero sfogo alla propria creatività, senza vincoli»: è il drammaturgo friulano Alessandro Di Pauli a presentare il progetto “I punks tal Friûl” che prende spunto da “I Turcs tal Friûl” di Pier Paolo Pasolini (scritto nel 1943, il testo rappresentava una metafora dell’occupazione nazista). L’iniziativa parte dalla rete in occasione della celebrazione dei cento anni di Pasolini e sta diventando un vero e proprio movimento artistico, il Collettivo Punksolini. Dal dialogo online tra persone di diverse generazioni e provenienze è nata l’idea di creare un dramma musicale, “I punks tal Friûl” appunto. «Non ci aspettavamo una risposta così immediata ed entusiasta – prosegue Di Pauli –, anche se ce lo auguravamo. In realtà è stato come tirare un sasso in uno stagno. Le band che si sono proposte sono diversissime per provenienza, età, esperienze ma tutte hanno colto lo spunto creativo e lo hanno rielaborato in musica, mettendoci l’anima. Sono anche molto soddisfatto che il progetto sia riuscito a intercettare le esigenze di molti artisti che, dopo mesi di stop, non vedevano l’ora di potersi esprimere».
Le band che hanno aderito e si sono messe al lavoro per creare musica ispirata da “I punks tal Friûl”, sono per il momento 13: c’è un gruppo storico come i Mercenary God di Louis Armato, da Gemona, attivi sulla scena punk già alla fine degli anni Settanta, o come i veneti Magic Jukebox. Fanno base a Udine i Vomitiva, tra sprazzi thrash metal e hardcore. Sul versante punk hardcore, con testi di denuncia, i Fanteria di Prima Linea mentre i pordenonesi Malfàs si muovono nei territori dello stoner. Due i solisti, entrambi udinesi: Paola Selva, chitarrista acustica collaboratrice di Rebi Rivale, ed Edi Toffoli aka Kermit, pioniere del punk-new wave italiano. Tra rock, noise, punk, grunge, i triestini Haram! mentre ad abbassare l’età media ci pensano i Conte Manin, direttamente dalle aule del liceo. E ancora: il Collettivo Nebbioso (con Michela Grena alla voce) crea musica mosso da un tema forte come quello dei diritti umani; gli Alba Caduca, gruppo friulano attivo dalla metà degli anni 2000, propongono rock energico non privo di toni melodici; i Dissociative Tv sono un duo punk-rock di Ovaro formato da Alessandro De Cecco (chitarra e voce) e Jessica Bortoluzzi (batteria) e punk, dalla bassa friulana, è quello dei Pervert Bug Spray. «Le band potrebbero diventare anche cento – conclude il promotore –, chiunque può aderire. Tutto parte da un’urgenza e da una necessità, quindi non c’è grossa pianificazione, siamo molto aperti su quello che succederà. Alle band io chiedo per cosa o per chi vale la pena fare rumore oggi: una risposta ce l’abbiamo tutti. Penso a quello che è stato il Great Complotto: un movimento contro la società consumista che rende tutto prodotto vendibile. Lo trovo molto pasoliniano». Per aderire, saperne di più, vedere le illustrazioni a tema punksoliniano realizzate dalle illustratrici Adriana Bardi e Chiara Signorini Gremigni: https://www.facebook.com/punksolini (o scrivere una email a info@alessandrodipauli.it).
Elisa Russo, Il Messaggero Veneto 3 Marzo 2022
