Foto di Alice Gerin
Oggi, venerdì 21 marzo, dalle 21.30, i triestini Sonemo presentano il loro nuovo EP «Dietro Le Quinte» (Collective Records) al Tetris; ospiti speciali i BQ:RAM di Udine. Sonemo è un duo hip hop/ electro formato da Martin ed Erim che raccontano: «Nel 2004, quando ci siamo conosciuti, l’hip hop era ancora un genere di nicchia nella nostra città e nell’ambiente ci si conosceva tutti. Abbiamo cominciato a collaborare in maniera sporadica ed una volta nata l’amicizia, l’idea di costituire il gruppo, assieme ad un nostro amico comune, è venuta naturalmente. Dopo qualche progetto minore, nel 2009, abbiamo dato luce al primo disco ufficiale, intitolato “9”».
Il nuovo EP?
«Ha avuto una lunghissima gestazione, anche per questo rappresenta l’anello di congiunzione tra il sound dei primi lavori, che affondava le sue radici nell’hip hop, e la sperimentazione di elementi presi da generi diversi come il glitch, l’elettronica, il reggae. Esce per l’etichetta Collective Records e verrà distribuito da iG su 108 piattaforme online. Collective si occupa anche di produzioni cinematografiche e teatrali a livello internazionale, è un’importante realtà artistica sul territorio, coraggiosa, per noi è una famiglia. Omar Soffici della Collective ha contribuito alla composizione di alcuni brani, è un amico di vecchia data, lavora come autore e produttore anche in ambito cinematografico e il suo contributo per questo disco è stato importante. L’obiettivo del disco è quello di dare uno sguardo, da dietro le quinte, a quelle che sono le piccole battaglie che tutti combattiamo quotidianamente, cercando di coglierne e descrivere le reazioni. Al disco hanno collaborato diversi musicisti: Al Castellana, Omar Soffici, Lore R dello studio Lo.pe.z, Gabriel Covacich di Apparatus G Studio, Matteo “Zecca” Zecchini alla chitarra, Frank Get al basso, Daniele “Speed” Dibiaggio alle tastiere, Chiara Gelmini voce nel brano “Cos’è il male”, Giò Green e Doro (Carnicats) in “Quando ti alzerai”».
La situazione cittadina per chi fa musica del vostro genere?
«A Trieste il panorama musicale è molto vivo, e lo dimostrano tante band emergenti di valore e gli eventi organizzati. L’hip hop ha sempre qualche difficoltà nel diffondersi nonostante la presenza di molti artisti e personaggi di talento presenti nel territorio. Anche se c’è da dire che, rispetto a non troppi anni fa, si può notare un ampliamento e una maturazione del pubblico».
L’hip hop italiano?
«Il genere gode di ottima salute: basta dare uno sguardo alle classifiche, o alla finale di Sanremo giovani per rendersi conto di come ormai l’hip hop sia stato sdoganato anche per il grande pubblico. Tra gli artisti “mainstream” vale la pena citare Dargen D’Amico che ha saputo scrollarsi di dosso i clichè del genere realizzando qualcosa di originale e personale».
Prossime mosse?
«Ora stiamo lavorando all’album che continuerà il nostro percorso di sperimentazione, nel frattempo abbiamo già pronti due videoclip per l’EP».
Elisa Russo, Il Piccolo Venerdì 21 Marzo 2014