Un grido liberatorio, per uscire da una situazione difficile: «FolkRockaBoom». Nuovo album, nuovo tour, nuovo concerto a Etnoblog sabato alle 22 per Il Pan Del Diavolo.
Il gruppo si forma a Palermo nel 2006 dall’unione tra Pietro Alessandro Alosi (voce, chitarra e grancassa) e Gianluca Bartolo (chitarra a 12 corde). Sono ormai al terzo album in studio, prodotto di una carriera che li ha visti protagonisti dei maggiori festival nazionali e che li ha portati a esibirsi al prestigioso South by Southwest di Austin (Texas).
In apertura il triestino Cortex, al secolo Enrico Cortellino, cantautore blues low-fi. Dopo i live arriverà la Ruckus Crew.
Un disco fresco d’uscita. I primi riscontri? «Ottimi! Sembra che ci sia stata molta partecipazione da parte sia del pubblico che degli addetti ai lavori con buonissime recensioni!», racconta Alosi.
Qual è la situazione dei live in Italia?
«Suoniamo tantissimo, a volte nei grandi festival altre volte in situazioni più piccole. Troviamo gente preparata che organizza concerti da anni o ragazzi che organizzano per la prima volta ma che riescono a superarsi e stupire tutti. Inutile dire che ci sono anche situazioni pessime, alcuni sono casi disperati altri speriamo che migliorino col tempo».
E all’estero com’è stata recepita la vostra musica?
«Devo dire con entusiasmo, la gente era molto coinvolta nonostante non fosse esattamente cosciente di quello che stessi cantando in italiano; è stata un esperienza unica!».
Avete già suonato a Trieste, avete qualche ricordo della città?
«Ci piace tantissimo, una città italiana di mare in cui si respira molta Europa. Semplicemente fantastica! Abbiamo già fatto un paio di concerti a Trieste e sono andati molto bene. Speriamo che vada bene anche questa volta, noi saremo carichissimi».
I dettagli del nuovo album?
«”FolkRockaBoom” è il nostro genere musicale. Racconti scuri ed ombrosi, versi speranzosi e addii. Abbiamo registrato in presa diretta, partendo dal duo in purezza e riversando grande istintività in registrazione. Andrew Douglas Rothbard di San Francisco, ha suonato le chitarre elettriche di “Aradia”. I Sacri Cuori hanno creato una perfetta cornice da colonna sonora d’altri tempi per il brano “Il Domani”. Abbiamo mixato l’album a Tucson, con Craig Schumacher (Giant Sand e Calexico)».
Elisa Russo, Il Piccolo 05 Luglio 2014