IL PICCOLO RUBRICA DISCHI DI ELISA E RICKY RUSSO: ARCADE FIRE

Artista: Arcade Fire
Titolo: «The Suburbs»
Etichetta: Merge

Terzo album per gli sposini Win Butler e Régine Chassagne. Dopo i buoni riscontri di «Neon Bible» e «Funeral», arriva il successo più ampio con «The Suburbs» (Merge) che svetta subito al primo posto delle classifiche negli Stati Uniti ed in Gran Bretagna. Anche l’Italia si accorge di loro: se prima erano confinati nella sfera dell’indie rock, ora compaiono anche in un servizio del tg 2 Rai. Il recente concerto a Bologna della band canadese sembrava essere sulla bocca di tutti. E così un pubblico più vasto ha scoperto gli Arcade Fire, gruppo di classe e d’impegno (dal supporto alla campagna di Obama alle cause benefiche come “Darker Was The Night” e le donazioni pro-Haiti). Di nomi celebri tra i loro fan ne vantano parecchi: da Chris Martin dei Coldplay che lì definì “il più grande gruppo della storia” a Peter Gabriel che ha coverizzato la loro “Body in a Cage”. Entrare nei “Suburbs” equivale a fare un viaggio in un mondo magico e misterioso che si svela solo a forza di ascolti. Un album sontuoso, pieno di inni più che di hits. Anche se una canzone come il singolo “We Used To Wait” ha le carte in regola per lasciare tracce di sé nella storia della musica. Se i primi lavori erano i dischi dei figli, questo è il disco dei padri: “Voglio avere una figlia finché sono giovane/ Tenerla per mano/ e mostrarle la Bellezza/ prima che tutto si guasti”. Win ripercorre i luoghi della sua infanzia, e li trova cambiati: centrale il tema del mutamento che intreccia passato e futuro, con un’apertura alla luce e alla speranza inedita finora alla band di Montreal (“Le nostre vite stanno cambiando velocemente/ speriamo che qualcosa di puro possa durare). Il disco ha fatto parlare di sé anche per gli esperimenti multimediali che l’hanno accompagnato: dall’artwork sincronizzato (ai brani mp3 sono stati allegati contenuti extra, come i testi delle canzoni), al concerto girato dal regista Terry Gilliam (seguito in streaming su You Tube da quasi due milioni di utenti), ad un clip interattivo che – con l’ausilio di Google Maps – permette al fruitore di fare un tuffo nel passato, digitando il nome della strada in cui abitava da bambino.

Elisa Russo, Il Piccolo 04 Ottobre 2010


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