ARTISTA: Massimo Volume
TITOLO: «Aspettando i barbari»
ETICHETTA: La Tempesta Dischi/ Tannen
I bolognesi Massimo Volume stanno vivendo una seconda giovinezza. Band di punta degli anni 90, sembravano aver concluso il loro percorso assieme con una lunga separazione nel corso degli anni 2000. Poi il ritorno live nel 2008 e un disco nel 2010 che avrebbe potuto essere un commiato. E invece no. Eccoli qui, compatti, creativi e amatissimi dai loro fans. «Aspettando i barbari» (La Tempesta Dischi, in vinile su Tannen) è il loro sesto album. Due sorelle si abbracciano, una in atteggiamento di totale abbandono, l’altra ha l’aria vigile, come se fosse distratta da qualcosa che spezzerà l’intimità della scena: «Aspettando i barbari» si riflette bene nel quadro di copertina di Ryan Mendoza. Lo sguardo privato di brani come «La cena», «La notte», «Silvia Camagni», «Da Dove Sono Stato» sembra invaso da un’inquietudine incombente, che porta con sé echi di guerra e di distruzione. «Vince chi resiste alla nausea, chi perde meno, chi non ha da perdere» (recita «Dio delle zecche»). Emidio Clementi declama, Vittoria Burattini pesta la batteria, Egle Sommacal e Stefano Pilia suonano le chitarre come se il mondo dovesse finire domani, «Vi piaccia o no» («Dymaxion Song»).
Elisa Russo, Il Piccolo 23 Ottobre 2013