ARTISTA: The Dead Weather
TITOLO: «Dodge and Burn»
ETICHETTA: Third Man Records


«Dodge and Burn» (Third Man Records) è il terzo album per gli americani The Dead Weather, uno dei tanti fortunati progetti in cui milita il polistrumentista e cantante Jack White (White Stripes). Si parla di “supergruppo” perché accanto a White, qui nelle vesti di batterista e seconda voce, ci sono la cantante Alison Mosshart (The Kills), il chitarrista/ tastierista Dean Fertita (Queens of The Stone Age), il bassista Jack Lawrence (Raconteurs, The Greenhornes…).
L’album è stato registrato a Nashville ed è stato prodotto da White stesso, che ha messo a disposizione anche la sua etichetta (oltre che il suo studio), “Jack è una delle persone più impegnate che conosca, ha sempre in piedi 15 progetti contemporaneamente e riesce benissimo in tutti! È nato per questo”, commenta Alison.
Primo brano è il singolo che ha anticipato l’album, “I Feel Love (Every Million Miles), accompagnato da un video in cui la bella Alison fronteggia un clima ostile di vento, lampi e tempesta tanto forti da renderle difficile camminare, fino a sollevarla in aria ad un certo punto, metafore della canzone stessa, pulsante di un amore intenso e tormentato (come spesso accade nelle liriche dei Dead Weather), musicalmente «un incrocio tra “Immigrant Song” dei Led Zeppelin e “Crosstown Traffic” di Jimi Hendrix», ha scritto la rivista NME.
“Rough Detective” esplode in un breakdown multi voce (che vuole rendere uno stato d’animo vicino al crollo nervoso): è un interrogatorio in cui White interpreta il detective rude del titolo che cerca di incalzare la Mosshart, donna con gli attributi che non capitolerà di certo. Le schermaglie tra i due, messe in musica, sono un tratto distintivo che si ripete in maniera convincente album dopo album (qualcuno ricorderà un videoclip in cui procedevano l’uno verso l’altra, “amandosi” a suon di colpi di mitra), in “Lose The Right” si parla di pozioni avvelenate, sullo sfondo di amori tragici alla Romeo e Giulietta ed ancora in “Too Bad” la cantante, in perfetto stile dark lady afferma “So come finisce la storia/ so chi muore/ so chi vive”.
Se in “Three Dollar Hat” Jack White stupisce con un cantato in stile rap, un’altra sorpresa stilistica arriva in chiusura del disco: dopo 11 energici episodi tra il gothic blues ed il garage rock psichedelico, arriva “Impossible Winner” un’autentica ballata sostenuta dal pianoforte, episodio assolutamente inedito nella carriera del gruppo, con una voce della Mosshart suadente e meno nervosa del solito (anche se canta sconsolata: “Sono un labirinto senza via d’uscita”).
I seguaci più attenti di Jack White avranno notato che ogni suo progetto è connotato da alcune scelte cromatiche precise (il rosso e bianco per i White Stripes, il blu per la sua carriera solista, il nero e giallo per la sua etichetta discografica e così via…). E i Dead Weather di che colore sono? Nero pece e oro brillante, senza dubbi.
Elisa Russo, Il Piccolo 02 Ottobre 2015