Rivelare i segreti meglio custoditi della musica indipendente europea creando un network per “tutte le anime indie là fuori” è l’obiettivo dichiarato dell’Indirekt Festival che si tiene a Umago dal 2013: da allora ha proposto più di cento nomi provenienti da 17 paesi europei, tra concerti, esibizioni, arte di strada e letteratura. L’appuntamento si rinnova con la sesta edizione da giovedì a sabato al campeggio Veli Jože di Salvore. La kermesse è organizzata dall’associazione “Kuu Manifattura dei Sogni” che, oltre a promuovere iniziative culturali, è attiva in campo umanitario. Indirekt ha anche un rapporto di collaborazione con Valva Promotion di Trieste «Uno scambio reciproco – spiega il promoter triestino – iniziato tre anni fa quando organizzai Adna in Piazza del Barbacan, ho poi portato in città altri artisti che si erano esibiti da loro a Umago. Lo staff di Indirekt è stato nostro ospite al Miela durante Barock e anche al recente concerto delle Žen al Magazzino 26 con Yeah».
Indirekt parte giovedì alle 20 con due nomi croati: Bastion, duo pop di Umago e Ichabod, cantautore 19enne con un repertorio di brani fortemente autobiografici, musicalmente ispirati alle sonorità anni ’60; il Collettivo Mg proporrà una mostra dal nome “Under Cover”.
Venerdì, dalle 18, spazio agli incontri letterari con alcuni scrittori croati come Dunia Matić, Sven Popović e Maja Klarić che condurrà il seminario “blackout poetry”.
Dalle 20 i concerti, con la songwriter Nina Bajsić dall’Accademia di Arte drammatica di Zagabria; croati anche Pi (Ivana Picek), Neon Lies – progetto solista di Goran Lautar (già con Modern Delusion, The Babies, Welcomin’ Committee In Flames) e il trio post rock Tús Nua il cui album dell’anno scorso «Horizons» è stato ristampato negli Usa dalla loro nuova etichetta, che ha base a Seattle. Dall’Ungheria i Dope Calypso che sembrano “i Buzzcocks che suonano i Pixies”, due chitarre e una batteria, niente basso e un live super potente già rodato a festival importanti come Eurosonic e Primavera. Tra i nomi di punta di venerdì anche gli italiani The Yellow Traffic Light, da Torino, presentano il loro debutto psichedelico «Worlds Within Walls» che presto porteranno in America, al Sxsw Festival.
Sabato si comincia già alle 12, tra incontri, dibattiti, yoga, massaggi, sport e soundsystem fino alle 20, ora d’inizio dei concerti che saranno aperti dalla cantautrice Mary May. A seguire, i macedoni June, innamorati dell’indie pop e il country pop che hanno condensato in tre album, portati con successo ai migliori festival europei sin dal 2010; i Dogs in Kavala, considerati i Beach Boys di Belgrado, con la loro passione per il surf e il garage; il croato Svemirko con il suo nuovissimo album uscito il primo giugno. Verso il finale di serata una delle rivelazioni del rock italiano: i Bee Bee Sea, dalla provincia di Brescia una band tra punk rock e psichedelia che molti avranno sentito in celebri spot (dalla Fiat a New Balance e Dmax). In chiusura Sanja Šiljković, in arte Sun U, una talentuosa multistrumentista tra le più apprezzate dalla scena alternativa croata.
Elisa Russo, Il Piccolo 5 Giugno 2018