INMUSIC FESTIVAL DAL 24 AL 26.06.19 A ZAGABRIA

Sono The Cure il nome più caldo, ma spiccano anche altri big internazionali come Foals, Suede, Garbage, The Hives, LP, Johnny Marr, Thievery Corporation, Kurt Vile & The Violators, Frank Turner & The Sleeping Souls, Skindred, Zeal&Ardor tra la cinquantina di artisti nel cartellone della quattordicesima edizione dell’INmusic Festival, il più grande open air fest della Croazia che si tiene sul lago Jarun, a sud-ovest di Zagabria, da oggi a mercoledì.

Stasera alle 23.15 i Foals chiudono la serata sul palco principale. Eroi dell’indie britannico, tra i più richiesti dai festival musicali di tutto il mondo, pluripremiati (Mercury Prize, NME Awards, Q Awards…), la band di Oxford presenta il quinto album “Everything Not Saved Will Be Lost Part 1” (la seconda parte uscirà in autunno). Da non perdere alle 20.45 gli energici The Hives, il quintetto garage punk svedese dai caratteristici abiti bianco-neri, che ha debuttato nel ’97 e ha venduto milioni di dischi, piazzando spesso le loro canzoni anche in colonne sonore e videogame; alle 22 Johnny Marr, l’artista britannico divenuto famoso negli anni ottanta come chitarrista degli Smiths, ha poi collaborato con Bryan Ferry, The Pretenders, Oasis, Talking Heads e tanti altri, senza tralasciare una carriera solista concretizzata in tre album, l’ultimo “Call The Comet” e alle 18.30 Kurt Vile, il cantautore e polistrumentista americano, cofondatore dei War on Drugs, qui accompagnato da The Violators.

Nei primi anni ’90 furono definiti “la miglior nuova band inglese” dal Melody Maker, scalarono le classifiche, vinsero il Mercury Prize e fondarono un genere, il britpop, assieme a Oasis, Blur e Pulp: una delle più importanti band del Regno Unito, gli Suede, saranno per la prima volta all’INmusic domani alle 23.15. Preceduti alle 22.15 dai Thievery Corporation, che in vent’anni di carriera hanno ridefinito i canoni della musica elettronica mescolando dub, hip hop, dance e trip hop, alle 20.45 dai Garbage, l’acclamata rock band statunitense capitanata da Shirley Manson esibitasi anche in Piazza Unità nel 2005 per l’Isle of Mtv, e alle 18.30 Frank Turner, maestro del folk punk qui con il suo progetto cantautorale The Sleeping Souls.

Gli headliner del mercoledì, The Cure, saliranno sul main stage alle 22.45. Una delle band più influenti di sempre, tra post punk, new wave, gothic rock, i Cure hanno da poco celebrato i quarant’anni di carriera. E non sembrano per nulla stanchi o fuori forma, a giudicare dai report dei loro ultimi concerti: entusiaste le recensioni di chi ha assistito alla loro recente tappa a Firenze (unica data italiana). 27 milioni di dischi venduti, 13 album in studio, una quantità di singoli indimenticabili: la band di Robert Smith ha scritto la storia della musica con grandi classici che non mancheranno in scaletta “A Forest” e “Boys Don’t Cry”, “The Lovecats”, fino a “Lullaby”, “Just Like Heaven”, “Lovesong”, “Pictures of You”, “Friday I’m In Love”…

Sempre mercoledì, consigliati da Robert Smith in persona, alle 18.30, i bolognesi JoyCut (unici dall’Italia), alle 20.15 LP, l’inarrestabile cantautrice americana (vero nome Laura Pergolizzi, nata a Long Island da genitori italiani) che ha conquistato il mondo con la hit “Lost On You” (500 milioni di ascolti in streaming), e ha collaborato con Rihanna, Cher e Christina Aguilera, presenta ora il quinto album “Heart to Mouth” e alle 00.45 Peter Bjorn and John, nati a Stoccolma nel ’99 e esplosi con il successo mondiale del singolo “Young Folks”.

 

Elisa Russo, Il Piccolo 24 Giugno 2019

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